Continuano i lanci di missili balistici da parte di Pyongyang verso il mar del Giappone. Sono i militari di Seul a dar conto della nuova provocazione messa in piedi dalla Corea del Nord. Il lancio di un missile balistico “non meglio identificato” è avvenuto la notte del 13 ottobre, come confermano anche fonti del governo di Tokyo.

Il secondo episodio di tensione in poche ore nello stretto di Corea: come riferito dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, un gruppo di circa 10 aerei militari di Pyongyang ha volato a sud della linea di ricognizione speciale fissata dalla Corea del Sud sopra il confine, spingendo il Comando di stato maggiore congiunto di Seul a far decollare come risposta i suoi jet, compresi i caccia F-35A.

Si tratta dell’ennesimo episodio di questo genere dall’inizio di ottobre. Cinque giorni fa il messaggio di sfida a Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, con il lancio di un missile balistico giustificato da Pyongyang come “azioni regolari e di autodifesa”, a cui si sommano gli altri razzi sparati il 4 e il 6 ottobre in direzione del Giappone.

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