Le accuse incrociate tra le opposizioni, Pd e Terzo Polo su tutti, sono partite subito dopo la proclamazione di Ignazio La Russa come nuovo presidente del Senato, eletto nonostante la mancata partecipazione al voto di Forza Italia e con voti incassati tra le fila degli altri schieramenti.
“Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato, quelli che si sono astenuti (Fi, ndr) e quelli che mi hanno votato anche se non fanno parte del centrodestra”, ha precisato lo stesso La Russa nel suo intervento. Parole alle quali tra i banchi delle opposizioni hanno reagito con imbarazzo e silenzi. In particolare diversi senatori Pd si sono voltati verso gli scranni del Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Sospetti poi confermati dalle accuse dirette, respinte però da Matteo Renzi: “Noi abbiamo votato scheda bianca. Quando faccio una cosa la rivendico, è chiaro che si sta giocando un regolamento di conti nel centrodestra”.
Ma dal Pd c’è chi accusa il Terzo Polo di scambi sulle vicepresidenze. Un tema sollevato dallo stesso Renzi, che aveva a sua volta denunciato presunti accordi tra Pd e M5S per tenerli fuori dalle cariche istituzionali.