“Di nomi ne potrei fare tanti e dovrei farne tanti, ma quello dell’ispettore Calabresi credo possa rappresentarli tutti, assieme, per restare nella mia Milano, a tre nomi di ragazzi: un militante di destra, Sergio Ramelli (militante del Fronte della Gioventù morto nel 1975, ndr) che ho conosciuto e di cui sono stato avvocato di parte civile, e due di sinistra, Fausto e Iaio (frequentavano il centro sociale Leoncavallo di Milano e uccisi nel 1978, ndr) i cui assassini non sono mai stati trovati. Mi inchino anche davanti alle loro memorie“. Così il neopresidente del Senato, Ignazio La Russa indicando nei tre nomi gli emblemi delle vittime del terrorismo in Italia
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