"Abbiamo bisogno della testimonianza giurata del principale protagonista di quella notte", ha detto la repubblicana Liz Cheney, vicepresidente dell'organo. La svolta è arrivata duranta la decima sessione pubblica della commissione, subito prima le elezioni di midterm, dopo che l'indagine parlamentare ha prodotto importanti prove degli sforzi di Trump per ribaltare la propria sconfitta elettorale del novembre 2020, culminati nell'attacco al Campidoglio
La commissione del Congresso Usa che indaga sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 ha convocato, con un voto espresso all’unanimità, l’ex presidente Donald Trump a testimoniare. “Abbiamo bisogno della testimonianza giurata del principale protagonista di quella notte”, ha detto la repubblicana Liz Cheney, vicepresidente dell’organo. La svolta è arrivata duranta la decima sessione pubblica della commissione, subito prima le elezioni di midterm, dopo che l’indagine parlamentare ha prodotto importanti prove degli sforzi di Trump per ribaltare la propria sconfitta elettorale del novembre 2020, culminati nell’attacco al Campidoglio da parte dei suoi sostenitori dopo una manifestazione a Washington. In particolare, report inediti dell’intelligence hanno dimostrato come gruppi estremisti di destra avessero programmato l’insurrezione da settimane, inviando a tale scopo i propri uomini nella Capitale.
“Abbiamo il dovere di cercare le risposte direttamente dall’uomo che ha messo in moto tutto questo. E ogni americano ha diritto a queste risposte”, ha aggiunto Cheney. Per descrivere lo stato d’animo dell’ex presidente dopo la sconfitta, la commissione ha divulgato nuovo materiale, tra cui alcune testimonianze di stretti collaboratori. Secondo l’ex ufficiale della Casa Bianca Alyssa Farah Griffin, ad esempio, in un’occasione Trump disse guardando Joe Biden alla televisione: “Ci credete che ho perso contro questo qui?”. L’organo parlamentare si è riunito ormai per più di un anno, ascoltando più di 1.500 testimoni e raccogliendo migliaia di documenti. A dicembre dovrebbe produrre un report sulla propria indagine, dopodiché – secondo le regole – si scioglierà entro trenta giorni, con l’entrata in carica del nuovo Congresso.