Dopo la sconfitta subita a San Siro, Xavi Hernandez ha raccontato a tutti, forse anche a se stesso, che il Barcellona aveva perso contro l’Inter per colpa dell’arbitro. Aveva parlato di “vergogna”, di “vendetta”, aveva pure preso in giro il gioco della squadra di Simone Inzaghi. E le dichiarazioni dopo il 3 a 3 al Camp Nou sono la dimostrazione che a Xavi è mancata soprattutto una cosa, l’umiltà.

“Se non batti l’Inter in casa, non meriti di passare il turno”, ha detto il tecnico del Barcellona. Come se fosse scontato che i blaugrana siano superiori ai nerazzurri. Peccato che il campo, già una settimana fa, aveva dimostrato il contrario. E anche lo spettacolare pareggio di mercoledì sera a Barcellona sta semmai stretto all’Inter, che avrebbe meritato la vittoria e che l’ha sfiorata con l’occasione capitata sui piedi di Asllani.

Adesso per il Barcellona il rischio di un’eliminazione dalla Champions League già ai gironi per il secondo anno consecutivo si fa più concreto. “Il primo tempo è stato eccellente, nella ripresa abbiamo fatto errori. Questi sbagli si pagano, abbiamo tirato fuori il carattere ma non ce l’abbiamo fatta. Ci sono possibilità remote di qualificazione, ma non dipende più da noi. C’è un barlume di speranza“, ha commentato Xavi. Anche sul gol del pareggio di Barella, ha aggiunto il tecnico, “non abbiamo tenuto la giusta concentrazione“. Forse un po’ più di rispetto per il valore dell’avversario avrebbe aiutato.

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