Con la riapertura delle scuole, l’abbassamento delle temperature che favorisce l’utilizzo di spazi al chiuso e l’addio alle mascherine, ecco che i contagi da coronavirus sono tornati a salire. Negli ultimi sette giorni l’indice di trasmissibilità Rt è schizzato ben sopra la soglia epidemica ed è aumentata l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia: secondo il bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, l’Rt è salito infatti a 1,30 rispetto a 1,18 della scorsa settimana, ben sopra la soglia epidemica fissata a 1. L’incidenza raggiunge invece il valore medio nazionale di 504 casi ogni 100mila abitanti rispetto a 441 di 7 giorni fa; con l’eccezione delle Province autonome di Bolzano e di Trento dove si è registrato rispettivamente, il picco di 992,2 casi per 100mila abitanti e di 916,9 casi per 100mila abitanti. Seguono il Veneto, dove il valore dell’incidenza è pari a 823,6, ed il Piemonte con 772,9.
Ma sono tutti i parametri a segnare aumenti: il numero delle Regioni che superano la soglia di allerta del 15% rispetto all’occupazione da parte di pazienti Covid dei reparti ordinari ospedalieri è salito infatti a 6 rispetto alle 4 della scorsa settimana. Si tratta di Calabria (al 16%), Friuli Venezia Giulia (17,5%), PA Bolzano (23,6%), PA Trento (17,2%), Umbria (26,6%) e Valle d’Aosta dove si registra il valore più alto pari a 56,7%. Su anche l’occupazione delle terapie intensive, che a livello nazionale si attesta al 2,4%, dato comunque ben al di sotto della soglia di allerta fissata al 10%. Le Regioni e Province autonome dove si registrano i valori più alti di ricoveri in intensiva sono il Friuli Venezia Giulia (al 6,3%), la Provincia autonoma di Bolzano (al 6%) e la Toscana (al 3,7%).