Ieri il quotidiano britannico Times aveva dato conto di un crescente malumore nel partito conservatore verso la premier. Intanto è stata annunciata la rinuncia alla riduzione delle tasse sulle imprese, il prelievo salirà al 25% come deciso in precedenza dall'esecutivo di Boris Johnson. La Bank of England interrompe il programma di acquisto di emergenza di titoli, risalgono i rendimenti
Il Cancelliere dello Scacchiere (il ministro dell’economia britannico, ndr) Kwasi Kwarteng si è dimesso dopo 37 giorni dalla nascita del nuovo governo guidato da Liz Truss. Al suo posto arriva Jeremy Hunt, ex ministro degli Esteri e segretario alla Sanità, molto vicino a Rishi Sunak che aveva conteso a Truss la leadership dei conservatori. Hunt presenterà un nuovo piano fiscale entro fine mese. Intanto, in una breve conferenza stampa, la premier ha annunciato la rinuncia alla riduzione delle tasse sulle imprese, il prelievo salirà al 25% come deciso in precedenza dall’esecutivo di Boris Johnson.
“Caro Kwasi, sono profondamente dispiaciuta per averti perso dal governo”, si legge nella lettera della premier Truss in risposta a quella di Kwasi Kwarteng in cui quest’ultimo annunciava le sue dimissioni. La prima ministra afferma che l’ex ministro ha assunto il suo ruolo in “tempi straordinariamente difficili” e “di fronte a forti venti contrari globali”. Truss sottolinea di essere sicura che Kwarteng continuerà a sostenere la comune missione per ridurre le tasse, alzare i salari e far crescere l’economia. E così conclude: “Grazie per il tuo servizio a questo Paese e per la tua grande amicizia e sostegno”.
Il passo indietro di Kwarteng arriva dopo la bufera politica e finanziaria alimentata in queste settimane dalla “mini manovra di bilancio” d’impronta iper liberista – contenente tagli miliardari di tasse in deficit malgrado l’inflazione, la crisi globale e l’ascesa dei tassi – annunciata in Parlamento il 23 settembre. Un piano che, anche a causa dell’incertezza sulle coperture, aveva innescato una violenta reazione dei mercati costringendo la Bank of England ad intervenire a sostegno di sterlina e titoli di Stato e dando vita ad un pericoloso braccio di ferro tra autorità politica e monetaria.
La svolta avviene nel giorno in cui la banca centrale inglese ha interrotto gli acquisti di titoli di Stato intrapresi per arginare la caduta dei prezzi dei bond. Dopo lo stop i rendimenti hanno ripreso a salire. I decennali pagano il 4,31%, 13 punti base sopra la chiusura di ieri. Ma, soprattutto, i trentennali hanno raggiunto un rendimento del 4,8% (+ 25 punti). La sterlina è in calo dell’1,5% sul dollaro.
Ieri il quotidiano britannico Times aveva dato conto di un crescente malumore nel partito conservatore verso la premier. Liz Truss ha partecipato la scorsa settimana ad un incontro Comitato dei sostenitori dei conservatori. Il suo intervento è stato giudicato “disastroso” e l’umore tra i colleghi di partito “plumbeo”. In base alle regole del partito la premier ha “diritto” a non essere messa in discussione per almeno 12 mesi. Normalmente una sostituzione della leadership viene attivata quando il 15% dei parlamentari conservatori scrive al presidente del Comitato esprimendo la sua sfiducia. Un parlamentare interpellato dal Times ha affermato che “Se si votasse raggiungeremmo la soglia per un voto di sfiducia in un paio d’ore”.