A dirlo, al Corriere della Sera, è Jim Kerr, il frontman dei Simple Minds, la band cult degli anni '80 e '90 che il prossimo 21 ottobre pubblicherà il suo nuovo disco "Direction of the heart"
“I Maneskin? Sono la band della tv che ha vinto l’Eurovision? Sono giovani e pieni di energia, ma non so molto altro”. A dirlo, al Corriere della Sera, è Jim Kerr, il frontman dei Simple Minds, la band cult degli anni ’80 e ’90 che il prossimo 21 ottobre pubblicherà il suo nuovo disco “Direction of the heart”. Un album che è stato scritto per la maggior parte in Italia, a Taormina per la precisione, terra che il cantante scozzese ama come una seconda patria: “Ho fatto richiesta della cittadinanza prima della Brexit, pago le tasse qui e sto aspettando il passaporto”, racconta.
Il suo amore per il nostro Paese è scattato quando Kerr era ancora solo un ragazzino: “A 13 anni sono venuto in gita scolastica, una classe di tutti maschi, da Glasgow a Rimini. In Scozia mi sembrava tutto grigio, lì invece ho scoperto che il mondo è a colori. Anche se ero così giovane, mi sono detto ‘da vecchio verrò a vivere in Italia‘”. E così è stato, tanto che oggi è proprietario di un hotel proprio a Taormina: “In Sicilia ci sono arrivato con il traghetto dalla Calabria, ho visto l’Etna, ho trovato degli amici, naturalmente c’era di mezzo anche una donna… È iniziato tutto così”. Questo suo amore per l’Italia, però, non include evidentemente anche il fenomeno musicale italiano del momento.