I referendum illegali per l’annessione dei quattro territori ucraini del Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia alla Russia non hanno frenato l’offensiva dell’Ucraina. Nemmeno col rischio di un attacco nucleare tattico da parte di Mosca che, dal voto, considera quelle aree come parte effettiva della Federazione. Non a caso, la Russia ha annunciato che avvierà le evacuazioni di civili da Kherson, dopo l’appello del capo della regione insediato dal Cremlino, Vladimir Saldo, che vede nella città appena annessa una nuova possibile linea del fronte.

A dare l’annuncio dello spostamento della popolazione in vista di un probabile attacco ucraino è stato Marat Khusnullin, vice primo ministro russo: “Il governo ha preso la decisione di organizzare l’assistenza per la partenza dei residenti della regione verso altre aree del Paese”, ha detto.

Se l’ipotesi di un’offensiva ucraina dovesse realmente concretizzarsi, è possibile che ci si debba attendere una dura reazione da parte delle truppe di Mosca. Secondo le intelligence occidentali, non ci sono ancora evidenze della volontà del Cremlino di usare un’arma atomica tattica, ma i rischi rimangono comunque molto alti. Un attacco a dei territori che la Russia considera parte della Federazione potrebbe innescare una nuova e pericolosa escalation militare. Funzionari a Kiev hanno manifestato la speranza di raggiungere la capitale regionale di Kherson entro Natale.

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