Hanno visto dei tifosi dell’Ajax seduti ai tavoli della Trattoria Medina. Si sono armati di mazze e cinture e hanno fatto irruzione nel locale, fumogeni alla mano, mettendolo a ferro e fuoco. È successo a Napoli la sera dell’11 ottobre, alla vigilia della partita di Champions League tra gli azzurri e i lanceri. A raccontare dell’aggressione è Maria Mazza, attrice e show girl napoletana, in un durissimo post su Instagram: “Mi rivolgo a quei trogloditi dei tifosi napoletani che ieri hanno aggredito i tifosi della squadra avversaria nel ristorante di Amedeo Quagliata sfasciando tutto e recando danni a persone ed oggetti : siete delle m… Da una tifosa napoletana”.

La Trattoria Medina infatti è gestito da Amedeo Quagliata, compagno di Mazza e padre della sua bambina Sveva. “Hanno devastato il locale. Ha rischiato la vita per difendere i suoi ospiti. Per una partita di calcio?”, ha raccontato al Corriere della Sera. Anche lo stesso proprietario è stato aggredito: “Sarebbe potuto finire anche lui in ospedale, come una coppia di olandesi picchiati e feriti: Amedeo è biondo e con gli occhi chiari, lo hanno scambiato per uno di loro. Quello che è accaduto in pieno centro e per una partita di calcio è agghiacciante“.

“Gli hanno sfasciato mezzo locale, almeno le strutture esterne, senza curarsi che tra i tavoli c’erano solo famiglie e bambini – continua l’attrice – Gli stessi olandesi presi di mira erano delle coppie, non certo hooligans. Hanno lanciato dei fumogeni all’interno, poi sono entrati e hanno cominciato a picchiare”. Secondo i racconti, si trattava di un gruppo di circa 20 ultrà. “Bestie, naturalmente, non tifosi del Napoli”.

L’episodio è avvenuto in pieno centro città, a due passi dalla Questura. “C’è anche chi mi attacca ora sui social: mi accusano di aver parlato male di Napoli. A me, che mi sono sempre spesa per la mia città. Ancora ieri ero a Palazzo Reale per una manifestazione contro la violenza di genere, a me che sono la madrina della Fondazione Cannavaro-Ferrara che tante cose ha realizzato e fa per i ragazzi di Napoli”, racconta Mazza. Che poi conclude: “Io ho solo inteso denunciare un episodio di stupida e cieca violenza. Di quelli che avvengono, purtroppo, in ogni altra metropoli del nostro stesso Paese, da Milano a Roma. Di quei fatti che ci fanno dire oggi che una delle preoccupazioni più diffuse negli italiani è proprio quel senso di insicurezza in cui siamo piombati”.

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