È arrivata da Vicenza l’ultima segnalazione per la professoressa padovana Irene Barichello, infaticabile fustigatrice dei richiami nostalgici al fascismo o delle compiacenti strizzatine d’occhio da parte delle istituzioni. Le ha scritto Martina Corbetti, presidente Anpi Giovani “Btg Amelia”, che in previsione di un incontro con lo street artist veronese Cibo aveva chiesto al Comune berico di autorizzare il progetto “Strade libere dall’odio”. Chiedevano di far ricoprire svastiche e scritte a sfondo nazista che da anni imbrattano le mura di via Montagna, in pieno centro città. “Dall’Ufficio patrimonio non è mai arrivata una risposta definitiva. Per noi è inaccettabile che un muro urbano situato a pochi metri dalle scuole sia deturpato senza che le autorità intervengano per rimuovere, tra l’altro, il volto stilizzato di Hitler”.
Il penultimo episodio, finito anch’esso nella galleria di “Cronache nerissime”, è l’assoluzione a Verona di Luca Castellini, dirigente di Forza Nuova (è imputato a Roma per l’assalto alla sede della Cgil) e tifoso dell’Hellas Verona, che dal palco della festa per la promozione in serie A della squadra scaligera aveva inneggiato ad Adolf Hitler. La terzultima notizia è arrivata da Rovolon, un paesino in provincia di Padova, dove un consigliere comunale ha proposto di ripristinare il nome “Casa del Fascio” al centro sociale locale, mozione respinta, ma comunque il messaggio è stato veicolato all’opinione pubblica.
“Non chiamatemi cacciatrice, è una parola troppo aggressiva” ha detto la docente di italiano, storia e geografia alle scuole medie in un’intervista a Il Mattino di Padova. A ilfattoquotidiano.it spiega: “C’è un pullulare di fatti e fatterelli ‘neri’ che ormai la destra tende a minimizzare. Fortunatamente attorno all’Anpi si è creata una rete informativa che li raccoglie. Un saluto fascista in Piemonte, un saluto romano in Liguria, una cena antifascista negata a Verona, le bottiglie di Hitler in vendita a Jesolo o i volantini che definivano il fascismo lo sport migliore… Per me è un onore collaborare con la redazione di Patria Indipendente, la rivista on-line dell’Anpi che racconta tutto questo. È la dimostrazione di come l’associazione non sia fatta solo di anziani reduci, ma anche di giovani e convinti antifascisti”.
Si sente un vento nuovo, una tendenza a sdoganare i misfatti del passato? A dare il titolo alle Cronache nerissime è stata, un anno e mezzo fa, la direttrice Natalia Marino, che ora spiega: “Purtroppo episodi del genere ci sono sempre stati, Anpi e Patria Indipendente li hanno denunciati, anche perché in qualche caso rientrerebbero nell’ambito delle leggi Scelba e Mancino. Per individuare una demarcazione tra la semplice manifestazione del pensiero e l’apologia di fascismo gli strumenti legislativi ci sarebbero, ma spesso non vengono applicati. Dal nostro punto di osservazione è un fenomeno in aumento in tutta Italia, anche se è ormai da tempo che si assiste alla messa in vendita di gadget, calendari, accendini che ricordano il fascismo. Come dire? Il cuore nero di qualcuno batte forte e sente il bisogno di manifestarsi…”. Nessun riferimento politico alla vittoria della destra in Italia, ma uno sguardo preoccupato da partigiani della memoria. “Non facciamo allarmismi, registriamo i fatti e li scriviamo. Per questo teniamo una mappa aggiornata del neofascismo in Italia, si chiama Galassia Nera. Il conforto ci viene da tantissimi giovani che si sentono eredi della Resistenza e per questo sono diventati i guardiani della Costituzione repubblicana. E ricordo che il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo ha più volte chiesto lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste”.