Una maratona per chiedere la liberazione del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che nel 2010 fece emergere crimini di guerra e torture rendendo pubblici 700mila documenti segreti del governo americano. 24 ore non stop di interviste, dibattiti, flash mob, musica e filmati quella che ha preso il via sabato 15 ottobre e che ha coinvolto persone da tutto il mondo. Tra gli interventi anche quello della giornalista Stefania Maurizi, collegata dalla redazione de Il Fatto Quotidiano e intervistata da Patrick Boylan di Free Assange