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Germania, verso il bis del biglietto unico per i trasporti locali: 49 euro al mese. Ma è scontro tra Länder e governo

Lo Stato federale offre di contribuire con 1,5 miliardi e chiede che i Länder facciano altrettanto. . Questi ultimi pur dando un’adesione di massima, la vincolano all’accoglimento della richiesta di elevare i fondi regionali a loro disposizione. I Linke parlano di passo avanti ma obiettano che la tariffa di 49 euro è troppo cara e così a molte persone con basso reddito verrà precluso il diritto alla mobilità

I ministri dei Trasporti tedeschi si sono accordati a Bremerhaven per una nuova formula di biglietto unico per i trasporti locali dopo il successo dell’esperimento a 9 euro durato tre mesi la scorsa estate. La nuova tariffa unica è prevista in un abbonamento mensile a 49 euro in forma digitale con validità nazionale che sarà disdettabile ogni mese. Il livello di prezzo coincide con quello proposto dai Verdi. Non è stato ancora stabilito però se esisterà una tariffa ridotta per i bambini o pensionati. I risultati del modello dovrebbero essere poi verificati dopo due anni.

Inizialmente era previsto che la nuova tariffa unica nazionale potesse decollare da gennaio, ma – anche se i ministri hanno auspicato che entri il più pesto in vigore – non è ancora chiaro se sarà così. Definito infatti il quadro del provvedimento, manca ancora l’accordo sul suo finanziamento. Lo Stato federale offre di contribuire con 1,5 miliardi e chiede che i Länder facciano altrettanto. Questi ultimi pur dando un’adesione di massima, per bocca della senatrice dei trasporti di Brema Maike Schaefer (Verdi), che presiedeva la Conferenza, la vincolano all’accoglimento della richiesta di elevare i fondi regionali a loro disposizione (Regionalisierungsmittel) per cui la Federazione stanzia già 9,4 miliardi circa.

I Länder vorrebbero aumentassero strutturalmente entro quest’anno di 1,5 miliardi per poter finanziare più efficacemente i servizi di trasporto, migliorare collegamenti, frequenza e materiale rotabile, e richiedono anche altri 1,65 miliardi nel 2022 e 2023 per coprire i maggiori costi energetici. Potrebbero essere ricavati dal fondo di stabilità riattivato dal Governo con 200 miliardi. “Senza un chiaro aumento dei mezzi per la regionalizzazione rischiano di esserci cancellazioni di treni ed un assottigliamento dell’offerta, in alcuni Länder già dall’anno prossimo”, si legge nel documento conclusivo stando a quanto riporta la ZdF, mentre la conservazione delle capacità attuali sono una premessa minima per un biglietto unico nazionale. “La tariffa migliore non serve a nulla se non abbiamo mezzi di locomozione”, ha dichiarato presentando l’accordo la ministra dei Trasporti del Saarland Petra Berg (SPD).

Tutto, dunque, dovrà ancora essere deciso in una conferenza con i governatori dei Länder e il governo. Il ministro federale dei Trasporti Volker Wissing (FDP) però ha sottolineato che si può già iniziare con la realizzazione tecnica. I Linke, per bocca della presidente Janine Wissler, parlano di passo avanti ma obiettano che la tariffa di 49 euro è troppo cara e purtroppo tanti non potranno permettersela e così a molte persone con basso reddito verrà precluso il diritto alla mobilità. Auspicano che in prospettiva si arrivi ad un trasporto pubblico locale completamente gratuito e spronano ad iniziare a svilupparlo.

Nel frattempo, Berlino ha introdotto come soluzione tampone un proprio biglietto locale a 29 euro per ciascuno degli ultimi tre mesi di quest’anno, acquistabile in un abbonamento unico disdettabile a dicembre. È valido però solo in città e non per raggiungere l’aeroporto e neppure per i pendolari dal contiguo Brandeburgo, o per andare sul mar Baltico. Anche associazioni ambientaliste e sociali avevano lanciato proposte per un nuovo biglietto unico per i trasporti: Greenpeace aveva suggerito una soluzione a 29 euro al mese, come la Verbraucherzentrale Bundesverband (Vzbv) che aveva chiesto in più riduzioni per i percettori di redditi bassi, mentre il Deutsche Umwelthilfe aveva suggerito una tariffa di 365 euro annuali.