Nel suo iper-attivismo su Twitter, Carlo Calenda finisce per litigare in diretta anche con la vicepresidente del suo partito. Si tratta della senatrice uscente Emma Fattorini, studiosa delle religioni e professoressa alla Sapienza, che fin dal primo giorno ha abbandonato il Pd per entrare nelle file di Azione. E ha commentato così l’ipotesi che alla vicepresidenza della Camera i dem eleggano Alessandro Zan, il padre della proposta di legge contro l’omotransfobia, per dare un segnale in funzione anti-Fontana: “Non c’è fine al peggio: sembra che il Pd abbia scelto Zan come vicepresidente di fontana alla Camera. Nella logica binaria del chiodo schiaccia chiodo. Come se i due estremismi si elidessero. Così per magia”, ha scritto in un tweet poi cancellato.

Dopo qualche ora di polverone social, l’ex ministro interviene sconfessando pubblicamente la sua dirigente: “Fontana e Zan non possono essere messi in alcun modo sullo stesso piano. Si possono o meno condividere le idee di Zan, ma quelle di Fontana sono discriminatorie e inaccettabili. Questo tweet non rappresenta il pensiero di Azione“, scrive. E non manca chi sottolinea la comicità dello scambio: “Cioè fammi capire. Per il tuo partitino hai dovuto scegliere cinque persone in croce, e non sai manco chi sono e che idee hanno? La tua competenza mi stuzzica ogni giorno”, scrive un utente. E un altro: “Entrate tutti in una Panda e nemmeno sul pensiero di Azione vi siete messi d’accordo?”.

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