Dismessi per un momento i panni del mattatatore che l'hanno reso celebre e amato in tv, il popolare conduttore ha parlato di uno degli aspetti più intimi della sua vita privata, la malattia della figlia Silvia
È un Paolo Bonolis inedito quello che si racconta sulle pagine del Corriere della Sera in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo “Notte Fonda”. Dismessi per un momento i panni del mattatatore che l’hanno reso celebre e amato in tv, il popolare conduttore ha parlato di uno degli aspetti più intimi della sua vita privata, la malattia della figlia Silvia. La primogenita sua e di Sonia Bruganelli, oggi diciannovenne, ha avuto infatti un’ipossia durante un intervento a cui fu sottoposta da neonata e questo ha compromesso parte delle capacità motorie e cerebrali. “Sono piccole rabbie che uno conserva. Non sono felice di questa cosa. Sono felicissimo di Silvia, felicissimo di come è sempre allegra, le voglio un bene dell’anima, mi diverte, è piena di energia – ha confidato Bonolis -. Però quello che è successo è successo, e come disse il Marchese del Grillo: potrò essere ancora un po’ incazzato per ‘sto fatto? Mi fa rabbia perché non ho armi per affrontarlo se non l’accettazione e l’amore. Però a me fa male. Tutto qua”.