La 23enne, espulsa dall'esercito dopo aver denunciato atti di nonnismo nei suoi confronti, è tornata in Italia dopo 7 mesi sul fronte ucraino: "Qui ho trovato il sostegno che lo Stato del mio Paese non mi ha mai dato", ha dichiarato
Sono passati quasi sette mesi dalla sua partenza, a fine marzo, per arruolarsi al fianco delle milizie ucraine nel conflitto contro la Russia. Ora Giulia Schiff, la 23enne espulsa dall’Aeronautica italiana dopo aver denunciato di aver subito atti di nonnismo, è tornata in Italia e, prima di tornare nel Paese di Volodymyr Zelensky, ha deciso di prendere parte alla manifestazione romana organizzata dall’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, in piazza Madonna di Loreto, “contro l’aggressione russa allo Stato Ucraino e per festeggiare la festa dei difensori della Patria”.
La giovane ha colto l’occasione per lanciare una frecciata al governo e all’esercito italiano. Parlando nel corso della manifestazione ha infatti dichiarato: “Sto ritrovando con voi il riconoscimento che non ho avuto finora in Italia. Lo sto ritrovando in mezzo a voi qui a Roma. Penso che l’Italia abbia perso un ottimo militare. Finora non ho visto nessuna arma italiana”, ha aggiunto Schiff, la quale ha precisato di essere stata “oltre la prima linea, facendo in particolare attività di ricognizione. Se ho mai ucciso qualcuno? Non posso parlarne, ma comunque faccio il soldato”.
La manifestazione è iniziata intorno alle 17 sulle note di Bella Ciao in lingua ucraina e tra i presenti c’era anche il veterano di guerra Roman Maksymets, ferito nel 2016 a 32 anni a Marianka, nel Donbass, dove ha perso in prima linea due gambe e un braccio. “Non pensavo che la guerra potesse arrivare ad aver ora tali dimensioni”, ha detto.