Per compilarla sono state comprate le confezioni di 14 marche differenti nello scorso luglio i vari punti vendita. Sul podio, al primo posto, si è classificata quella di Esselunga, solo due hanno ottenuto un responso sfavorevole, classificate come prodotti di bassa qualità
“Ma tu vulive ‘a pizza, ‘a pizza, ‘a pizza”, cantava Aurelio Fierro in uno dei più celebri motivetti della musica napoletana. Certo, nel 1966 il celebre interprete partenopeo non pensava certo alla pizza surgelata. Invece la versione “prendi dal frigo e porta a casa” si è via via diffusa nelle abitudini degli italiani. Ma come sono davvero le pizze Margherita surgelate? Ci ha pensato Altroconsumo a stilare la classifica dei prodotti da supermercato. Per compilarla sono state comprate le confezioni di 14 marche differenti nello scorso luglio i vari punti vendita.
Sul podio, al primo posto, si è classificata quella di Esselunga. Ma, sorpresa, quasi tutte hanno passato il severo vaglio degli esperti e dei consumatori. Solo due hanno ottenuto un responso sfavorevole, classificate come prodotti di bassa qualità. Questo significa che tutto va bene? No, significa che nel corso degli ultimi anni la qualità media si è alzata, ma permangono alcuni problemi. Di questo super test dà conto, in anteprima, il sito “Cook, racconti di cucina”.
Per farci venire l’acquolina in bocca, partiamo dall’olimpo della classifica. All’assaggio sono state preferite Bofrost, Esselunga e A Pizza, con le cinque stelle che caratterizzano il massimo dei voti. Le motivazioni: “Esselunga spicca in particolare per la qualità del pomodoro e del formaggio; A pizza per la qualità dell’aroma, della struttura e del sapore dell’impasto; Bofrost per il buon rapporto tra pasta e farcitura e per l’intensità degli aromi”. Poi però entrano in ballo altri parametri. La Margherita di Esselunga si piazza al primo posto con 69 punti con la menzione complessiva di “migliore del test”. Poi la Maxi Margherita di Tre Mulini Eurospin, la Margherita di A Pizza e la Pizza Margherita Verace di Bofrost.
Ma il prezzo? La menzione del miglior acquisto badando al portafogli va alla Margherita Due Pizze cotte in forno a legna di Conad: 4,65 euro al chilo. Quella di Esselunga si viene venduta a 4,84. Veniamo ora alle note dolenti. In coda a questa speciale classifica si trovano due prodotti che hanno ottenuto solo tre stelle. Sono la Pizza Regina Extra Grande di Cameo, di forma rettangolare, e la Bella Napoli, la classica pizza Margherita Buitoni. Assaporate, non hanno convinto gli esaminatori di Altroconsumo, anche se la prova assaggio non ha bocciato senza appello nemmeno queste.
Quali sono le considerazioni finali? C’è un livello complessivamente buono per il gusto e la qualità degli ingredienti. Se in tutte il formaggio è la mozzarella in soli tre soli casi l’olio è Evo: A Pizza, Artepizza e Mamamia. Gli altri produttori usano olio di oliva o di girasole. Altro punto dolente: la prova bilancia dopo la scorpacciata. Come siamo messi a calorie? Le pizze pesano fra i 300 e i 330 grammi. Apportano circa 700 kcal, con la punta di 1092 per Bosfrost. Ma anche A Pizza e Roncadin sono oltre la media. Qualcuna, come Mamamia, inoltre, fa un po’ troppo uso di sale. Altroconsumo, alla fine del test, tira le orecchie alle marche che utilizzano una confezione di cartone troppo ingombrante, tutte tranne A Pizza e Artepizza. Che bisogno c’è, se ogni singola Margherita è già avvolta nella pellicola?