Cinema

Svenimenti, vomito e ambulanze chiamate con urgenza per gli spettatori: cosa sta succedendo nei cinema con l’horror Terrifier 2

Difficile infatti non trasalire di fronte all’apparizione del protagonista pagliaccio vestito di bianco e nero, gesti inquietanti da mimo, denti sanguinanti e sguardo luciferino, del film diretto da Damien Leone, giunto al suo primo sequel

di Davide Turrini

Svenimenti, urla, addirittura ambulanze chiamate con urgenza. Sono diverse le testimonianze su Twitter delle reazioni incontrollate degli spettatori alla visione dell’horror Terrifier 2. Tra cui una in cui si mostra la dotazione base per la proiezione del film: un sacchetto del vomito griffato Art the Clown. Difficile infatti non trasalire di fronte all’apparizione del protagonista pagliaccio vestito di bianco e nero, gesti inquietanti da mimo, denti sanguinanti e sguardo luciferino, del film diretto da Damien Leone, giunto al suo primo sequel. Già nel primo Terrifier, uscito nel 2016 anche in Italia, abbiamo seguito le gesta del killer pagliaccio che non parla mai, ma che in una notte buia affetta, pugnala, squarta, un paio di pizzaioli, un guardiano notturno, ma soprattutto due bellissime fanciulle in costume da Halloween. All’epoca non si parlò di chissà quali devastanti effetti sugli spettatori, anche perché la tradizione slasher del genere horror ha prodotto importanti e insuperabili pilastri (ne citiamo uno: Non aprite quella porta).

Tocca quindi a Terrifier 2 rinverdire i fasti del pubblico sconvolto in sala modello L’Esorcista. La produzione del sequel, che ha avuto una lunga gestazione, ha però permesso a Leone, ideatore dell’icona sadica del clown (interpretato da David Howard Thornton) fin dal suo primo corto The 9th circle (2008), di lavorare su un budget triplicato rispetto al primo film (300mila dollari) ottenuto oltretutto in buona parte da una raccolta pubblica online di fondi. Art the clown torna a perseguitare la sopravvissuta del primo film e la sua famiglia, utilizzando sempre martelli, coltelli, gatti a nove code chiodati, trascinandosi dietro un famigerato sacco nero dell’immondizia, indizio sinistro e mefitico dell’orrore che la morte porta con sé. Intanto dopo due settimane di proiezione in sala Terrifier 2 ha totalizzato un milione e mezzo di dollari (successo pieno, quindi) e a breve finirà su una piattaforma minore dello streaming Usa. In Italia il primo Terrifier è stato distribuito da Cinemuseum.

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