L’esercito non si presenta a Punta Bianca e sospende le esercitazioni dopo la protesta dei cittadini che abitano a pochi passi del poligono naturale, e delle associazioni ambientaliste pronte a bloccare i carri armati con un sit-in pacifico. La decisione è stata comunicata solo nella mattina di 17 ottobre, nonostante la pubblicazione del calendario da parte dei militari, che da 63 anni sparano nella zona di Drasy, vicino alla neonata riserva naturale di Punta Bianca, ad Agrigento.

Le esercitazioni negli anni hanno provocato l’inquinamento del mare antistante la riserva e dei terreni limitrofi, dove è stata riscontrata la presenza di metalli pesanti. Su questo caso indaga la procura di Agrigento che ha effettuato dei controlli, certificando l’inquinamento dei luoghi in una inchiesta ancora in corso. Lo scorso marzo i militari avevano deciso di sospendere gli spari. Ma con la pubblicazione del nuovo calendario, che prevede anche le esercitazioni delle armate americane, avevano deciso di ricominciare, salvo poi tirarsi indietro davanti alle proteste dei cittadini. Gli ambientalisti presenti sperano che la soluzione sia definitiva, soprattutto dopo l’istituzione della Riserva che rimane inaccessibile nei mesi delle esercitazioni, rendendo la vita impossibile anche ai residenti, alle prese con le vibrazioni delle abitazioni, con la morte degli animali domestici e, denunciano, con ripercussioni anche sulla salute.

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