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Forza Italia, la versione di Giro: “Appunti di Berlusconi su Meloni? Non erano pensieri suoi, ha trascritto quello che ha sentito dai senatori”

“È giusto che Meloni affermi il suo ruolo, ma è anche giusto anche confrontarsi con chi ha fondato il centrodestra, cioè Silvio Berlusconi, a cui tutti più o meno dobbiamo molto e che ha sempre dimostrato una grande capacità di mediazione. Chiediamo quindi a Fratelli d’Italia di avere un atteggiamento più aperto e dialogante“. È l’appello pronunciato ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” (Radio Cusano Campus) dall’ex senatore di Forza Italia Francesco Giro, che nella scorsa legislatura ha rappresentato un caso unico in Parlamento in quanto tesserato contemporaneamente nel partito di Silvio Berlusconi e nella Lega di Salvini.

Giro assicura che i famosi appunti critici di Berlusconi nei confronti di Giorgia Meloni non erano a favore di telecamere. E dà la sua versione dei fatti: “In quei foglietti c’era anche un quinto punto, poi cancellato: ‘Atteggiamento ridicolo’. In realtà, quei foglietti sono stati compilati durante la riunione di gruppo dei senatori di Forza Italia poco prima dell’elezione di La Russa. Berlusconi – rivela – ha trascritto gli interventi dei senatori, che naturalmente si erano un po’ accalorati. Io stesso che sono stato 10 anni a Palazzo Grazioli l’ho detto a Giorgia: Berlusconi compila sempre degli appunti quando ascolta i suoi interlocutori. Lo fa da sempre: appunta tutto e poi se lo rilegge“.