Elia Putzolu, 28enne di origine sarde, si sarebbe arruolato nelle milizie di Putin nell’autoproclamata repubblica di Donesk. Il ragazzo italiano da diverso tempo viveva nei dintorni della città di Rostov
Un cittadino italiano di 28 anni, foreign fighter per le milizie russe, è stato ucciso ieri durante un combattimento nella regione del Donetsk. La notizia, diffusa dall’Adnkronos da fonti diplomatiche, è stata confermata dalla Farnesina. Elia Putzolu, 28enne di origine sarde, si sarebbe arruolato nelle milizie di Putin nell’autoproclamata repubblica di Donesk. Il ragazzo italiano da diverso tempo viveva nei dintorni della città di Rostov. Dai primi accertamenti, il cittadino italiano ucciso sarebbe stato vicino alla community italiana di Fort Rus che avrebbe sposato la politica filorussa nelle sue posizioni più estremistiche. Il 28enne viveva da tempo a Tangrog nei dintorni della città russa di Rostov è stato ucciso in combattimento.
Il giovane sardo è il terzo italiano ucciso dopo l’inizio dell’invasione russa. Della presenza di un sardo tra una ventina di italiani che combattono in Ucraina, si era già parlato già alla fine di marzo dopo la morte di Edy Ongaro, 45 anni, veneto partito nel 2015. meno di un mese fa, ma sul fronte opposto, è stato ucciso in combattimento nella zona di Kharkiv Benjamin Giorgio Galli, 27 anni, originario della provincia di Varese, arruolatosi come volontario a fianco degli ucraini. Una legge del 1995 punisce con reclusione prevista da quattro a 14 anni gli italiani che partecipano a un conflitto armato in paesi stranieri.