La seconda edizione dell'Osservatorio Ipsos e Legambiente su come gli italiani preferiscono muoversi, ha confermato la propensione per l'uso di mezzi propri. Per quanto riguarda la transizione all'elettrico, poi, non ci sono preclusioni a patto di poter contare su sussidi statali. E, comunque, nei prossimi due anni il 64% degli intervistati preferirebbe acquistare vetture ibride
Una buona parte degli italiani non rinuncerebbe mai all’utilizzo della propria auto a fronte di altre soluzioni, e in questo la gran parte (81%) ne fa un soprattutto un discorso di comodità. L’ultimo Osservatorio di Legambiente e Ipsos, in collaborazione con Unrae, ha indagato lo stile di mobilità degli italiani e, oltre a confermare il legame tra questi e l’automobile di proprietà, ha evidenziato come per passare all’elettrico ci sia bisogno di nuovi incentivi economici.
Il 93% del campione intervistato ha risposto di aver utilizzato, nell’ultima settimana, la propria auto per gli spostamenti quotidiani. Sul perché della scelta, gli intervistati hanno dato come giustificazione principalmente l’inefficienza del trasporto pubblico, intesa come tratte non coperte (nel 35% dei casi), orari non affidabili (19%), flotta costituita da mezzi scomodi e poco puliti (13%), oltre a esprimere la necessità di trasportare persone con disabilità o con limitazioni varie (14%).
Rispetto agli ultimi cinque anni, però, la metà degli intervistati afferma di non aver cambiato abitudini, il 28% si serve dell’auto con maggiore frequenza, il 18% la usa meno.
Quanto al tema sempre caldo del passaggio all’utilizzo di mezzi a batterie, il 67% sostiene che bisognerebbe spingere ancora di più verso la transizione all’elettrico nel settore del trasporto pubblico, un’esigenza sentita soprattutto dagli abitanti delle grandi città, come Roma (76%), Milano (73%), Napoli (75%).
Nel privato, invece, l’82% si è espresso a favore dell’acquisto o noleggio di una vettura elettrica, a patto che ci siano incentivi economici sufficienti (59%), che i veicoli raggiungano una maggiore autonomia di guida (55%) – la richiesta media è che si aggiri intorno ai 435 km –, una maggiore disponibilità dei punti di ricarica urbani (47%) e non (41%), e la possibilità di ricaricare più velocemente (47%).
Restando sulla questione della ricarica e alle necessità di avere più punti sparsi sul territorio, il 21% vorrebbe trovare le colonnine nelle stazioni di servizio, il 20% nei centri commerciali, il 18% sulle autostrade, il 17% nei garage, ma soprattutto nei condomini (24%) o, in generale, vorrebbe averne una a disposizione nella propria abitazione. Quest’ultima richiesta resa più problematica, nei grandi centri, a causa di lungaggini burocratiche e difficoltà economiche.
Nella scelta tra elettrico ed elettrificato, nei prossimi due anni il 64% sarebbe intenzionato ad acquistare prima un’auto ibrida, plug-in nel 59% dei casi, mentre il 53% opterebbe per una full electric, preferendo nell’80% dei casi l’acquisto e non il noleggio.
Il 36%, però, non accetta di dover pagare un’auto elettrica di più rispetto a una con motorizzazione tradizionale, cosa che non vale per il 25%, che al contrario è disposto a spendere il 10% in più, e il 16% andrebbe a raggiungere un sovrapprezzo anche del 15%