La decisione si inserisce nel quadro del decreto legge Cingolani che delinea il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas
L’accensione del riscaldamento a Milano è rimandata di una settimana, al 29 ottobre. Le alte temperature registrate in questi giorni e soprattutto la necessità di ridurre i consumi energetici hanno portato il sindaco Giuseppe Sala a firmare una ordinanza di posticipo. Potranno comunque accendere il riscaldamento il 22 ottobre diverse strutture, tra cui ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per anziani e minori e tutti i luoghi protetti per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Non dovranno aspettare una settimana in più nemmeno scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici per le attività industriali e artigianali.
La decisione del comune di Milano si inserisce nel quadro del decreto legge Cingolani, che delinea il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas introducendo limiti di temperatura e fasce d’orario di accensione. L’obiettivo è anche salvaguardare la qualità dell’aria della città, visto il recente aumento delle particelle di Pm10 presenti nell’aria.