Nuova bocciatura per Frontex da parte del Parlamento europeo. Come successo nel corso del 2021 e anche del 2022, l’aula di Strasburgo si è rifiutata di approvare il bilancio 2020 dell’Agenzia di frontiera europea a causa della “entità della colpa grave e delle altre irregolarità individuate” sotto il precedente direttore esecutivo dell’agenzia, Fabrice Leggeri, dimessosi il 28 aprile 2022 a seguito della pubblicazione della relazione dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). Lo si legge in una risoluzione approvata dall’Eurocamera con 345 voti favorevoli, 284 contrari e 8 astensioni e nella quale si sottolinea come Frontex “non è riuscita a proteggere i diritti dei migranti“.

Ad attirare l’attenzione degli eurodeputati, oltre agli sprechi rilevati all’interno dell’organismo, sono soprattutto gli episodi di violazioni di diritti umani ravvisati negli ultimi anni, anche grazie a diverse inchieste giornalistiche. Nel testo approvato da Bruxelles si legge infatti che “l’agenzia non è riuscita a proteggere i diritti fondamentali dei migranti e dei richiedenti asilo e, secondo i media, è stata coinvolta in operazioni di respingimento illegale di almeno 957 rifugiati tra marzo 2020 e settembre 2021″. Gli eurodeputati hanno espresso quindi “sconcerto e profonda preoccupazione per il caso di suicidio di un membro del personale, connesso a presunte pratiche di molestia sessuale e osserva che sono 17 i casi segnalati nel 2020″.

Frontex, hanno concluso, “non ha attuato alcune delle condizioni stabilite nelle precedenti relazioni di discarico del Parlamento che chiede di sospendere il sostegno dell’Agenzia alle operazioni di rimpatrio dall’Ungheria, data la situazione dello Stato di diritto nel Paese”. Per quanto riguarda la situazione in Grecia il testo esprime “preoccupazione per le recenti rivelazioni secondo cui l’ex direzione esecutiva dell’Agenzia era a conoscenza di respingimenti illegali”.

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