"Ci consumiamo nel desiderio delle merci e nel tempo che impieghiamo fra scegliere, comperare e usare gli oggetti; tempo rubato agli affetti, alle relazioni, all’arte, allo sport", spiega la rivista, che racconta le buone pratiche alternative all'attuale modello di produzione
“Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Questa frase, attribuita al chimico Antoine Lavoisier, si applica anche all’economia rigenerativa, al centro del nuovo numero di Ecofuturo Magazine. Ad esempio, l’energia che viene impiegata per la produzione e lo smaltimento delle merci non svanisce nel nulla ma si trasforma in calore. Nel ciclo di produzione della nostra società, spiega la rivista, a consumarsi sono però le persone. “Ci consumiamo nel desiderio delle merci e nel tempo che impieghiamo fra scegliere, comperare e usare gli oggetti; tempo rubato agli affetti, alle relazioni, all’arte, allo sport”, evidenzia il comunicato.
Esistono però eccezioni, raccontate e analizzate da Ecofuturo, che si concentra proprio su “Consumo e socialità“. Sono le cooperative di comunità, i gruppi d’acquisto solidale, le comunità energetiche rinnovabili e tutte le forme di economia circolare e della condivisione. Si tratta di esperienze con l’obiettivo di tenere insieme sostenibilità ambientale e tessuto sociale. Per ogni articolo che racconta questi temi, disponibile anche la versione podcast.