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Inflazione, lieve revisione al ribasso per l’Eurozona: a settembre +9,9%. Record nelle Repubbliche baltiche e in Ungheria

A trainare il caro prezzi resta l’energia, in crescita del 40,7% (+38,6% ad agosto): depurato dall'energia il tasso si ferma al 6,4%. Nel settore degli alimenti la crescita è stata dell’11,8%
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L’inflazione a settembre si è attestata al 9,9% nell’area dell’euro, dal 9,1% di agosto. Lo ha comunicato Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea, limando la stima flash del 10% diffusa a fine settembre. A trainare il caro prezzi resta l’energia, in crescita del 40,7% (+38,6% ad agosto): depurato dall’energia il tasso si ferma al 6,4%. Nel settore degli alimenti la crescita dei prezzi è stata dell’11,8%, +10,1% per il tabacco.

Per l’intera Ue l’inflazione è stata ancora superiore: 10,9%, dal 10,1% di agosto. Tra i singoli Paesi, tassi più alti nei Baltici con l’Estonia che registra una inflazione al 24,1%, Lituania al 22,5% e Lettonia al 22%. Segue l’Ungheria a +20,7%. L’inflazione in Italia a settembre è stata invece del 9,4%.

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