Era stato il primo a lanciare l’idea di una marcia per la pace “senza bandiere politiche, per rivendicare il ruolo diplomatico dell’Italia”. Ora il leader del M5s Giuseppe Conte ufficializza l’adesione alla manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma, promossa dalla coalizione EuropeForPeace (di cui fanno parte Acli, Arci, Cgil, comunità di Sant’Egidio, Pax Christi, Una tavola per la pace). “Scenderemo in piazza insieme a tante associazioni e tantissimi cittadini. Tacciano le armi, è ora di farci sentire con una sola voce per la pace”, scrive postando un video su Twitter in cui afferma: “Non è questo il momento di restare inerti e silenti. L’Italia e l’Europa non devono chiudere in un cassetto i propositi di pace. C’è una maggioranza silenziosa che ha deciso di far sentire la propria voce”. E avverte: “L’escalation militare ci sta portando, giorno dopo giorno, verso il punto di non ritorno di una guerra atomica“.
Sabato 5 novembre scenderemo in piazza a Roma insieme a tante associazioni e a tantissimi cittadini. Tacciano le armi, è ora di farci sentire con una sola voce per la pace. pic.twitter.com/cfG5bdmOYW
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) October 19, 2022
Nel frattempo però Carlo Calenda, che aveva già detto di voler convocare una piazza “alternativa” a Milano – considerando quella di Roma troppo tenera nei confronti della Russia – ha annunciato la data della propria contro-manifestazione: sarà anch’essa il 5 novembre. “Sabato 5 novembre scenderemo in piazza a Milano per ribadire il sostegno all’Ucraina contro l’invasore russo. La pace non può nascere dalla resa degli ucraini. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore”, twitta, in risposta al video di Conte. E aggiunge: “Sarà una manifestazione senza bandiere di partito. Invitiamo Pd, +Europa e Beppe Sala e tutte le associazioni e le personalità politiche interessate, a partecipare e organizzare con noi”.
Sabato 5 Novembre scenderemo in piazza a Milano per ribadire il sostegno all’Ucraina contro l’invasore russo. La pace non può nascere dalla resa degli ucraini. “Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore”. https://t.co/ihJ00xCHLD
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 19, 2022