La campionessa ha ribadito che gareggiare senza velo è stata una scelta "non intenzionale" e ha dichiarato: "Ora sono serena". Dopo gli applausi al suo arrivo, l'atleta è salita su un furgone. Negli scorsi giorni fonti di IranWire riferivano che l'atleta potrebbe essere trasferita nel carcere di Evin
“Sono tornata in Iran e sono serena, anche se avevo molta tensione e stress”. A dirlo è Elnza Rekabi, la campionessa iraniana di arrampicata sportiva, appena sbarcata in aeroporto a Teheran. Negli scorsi giorni la comunità internazionale temeva per la sua vita: era scomparsa dopo aver gareggiato in Corea del Sud senza indossare lo hijab . “Finora, grazie a Dio, non è successo niente”, rassicura Rekabi – vestita con un cappellino e una felpa con cappuccio a coprire i capelli – che è stata accolta da molte persone che la stavano aspettando. Lo ha mostrato un video della televisione iraniana. Alcune persone hanno cantato il suo nome e l’hanno chiamata eroe.
La campionessa si è affrettata a ribadire, come aveva già detto sui social, che gareggiare senza velo è stata una scelta “non intenzionale”. Ha spiegato: “Ero impegnata a indossare le mie scarpe e la mia attrezzatura, e mi sono dimenticata di indossare il mio hijab e poi sono andata a gareggiare”. All’uscita dall’aeroporto la donna è salita su un furgone, mentre la folla continuava ad acclamarla. Non è chiaro dove sia stata portata. Già negli scorsi giorni le fonti di IranWire riferivano che l’atleta potrebbe essere trasferita nel carcere di Evin, dove sono detenuti i prigionieri politici.