“Che differenza c’è tra Nordio, voluto da Meloni, e Casellati, voluta da Berlusconi? Nessuna, sono uno peggio dell’altro. Questa ‘alternativa del diavolo’, come la chiamava Forsyth nel suo romanzo, è l’alternativa tra due scelte che portano comunque a risultati terrificanti. Casellati e Nordio la pensano esattamente allo stesso modo sulla legge Severino, sull’immunità parlamentare, sulle intercettazioni, sulla guerra ai magistrati”. Sono le parole del direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che intervenendo a “Otto e mezzo” (La7) spiega: “Per Berlusconi è intanto una questione di puntiglio. Il ministro della Giustizia lo sceglie lui. Potrebbe essere anche la persona più vicina a lui, come è sicuramente Nordio, ma deve essere sua. E Nordio non è il suo ministro della Giustizia. La Casellati invece la considera sua“.

Travaglio cita una celebre puntata di “Otto e mezzo” dell’11 aprile 2011, quando Casellati, all’epoca sottosegretaria della Giustizia, ebbe un durissimo scontro con lo stesso direttore del Fatto sul caso Ruby: “Casellati sosteneva incredibilmente di essere convinta che Berlusconi pensasse davvero che il presidente egiziano Mubarak avesse una nipote marocchina. Non credo che Nordio si sarebbe mai screditato andando a dire una cosa del genere. Chi invece è sotto il controllo di Berlusconi fa questo e altro per mantenere il proprio posto o magari per guadagnare qualche promozione”.

Il direttore del Fatto commenta la convulsa giornata politica e le sortite di Berlusconi: “Cosa succederà? Lo vedremo giovedì, quando Meloni andrà al Quirinale. Vedremo se si sarà fatta condizionare dalle uscite di Berlusconi e dalla lista di ministri che lui ha presentato con un fuor d’opera mai visto: uno che non è presidente del Consiglio legge ai giornalisti i nomi dei suoi ministri, che, tra l’altro, non sono quelli concordati il giorno prima con Meloni. È uno spettacolo comicissimo e tragicissimo allo stesso tempo”.

Travaglio aggiunge: “Berlusconi è sempre tutto e il contrario di tutto. È fuori di testa oppure fa finta di esserlo? Entrambe le cose. Berlusconi ci fa sapere per l’ennesima volta che lui bada al sodo, bada alla roba. Lui cioè si occupa dei suoi affari, dei suoi processi e delle sue televisioni. E quindi decide il ministro della Giustizia e quello che si occupa della tv. Lasciamo perdere se ci riuscirà o meno: lui deve fare il Berlusconi fino alla fine”.

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