“Gli audio di Berlusconi? Chi fa queste uscite sa perfettamente che la reazione a Washington nei suoi confronti sarà durissima. Per dirla chiara, se già non lo stanno facendo da quando Berlusconi fece dichiarazioni simili, seppure meno accentuate, da Vespa, i servizi segreti americani stanno lavorando su Berlusconi“. Sono le parole pronunciate a “L’aria che tira” (La7) da Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di FQ Millennium, che, a riguardo, cita un cablo diffuso nel 2010 da Wikileaks e contenente affermazioni dell’ex ambasciatore statunitense in Italia Ronald Spogli sugli affari poco chiari tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin (“Esponenti della maggioranza di centrodestra e dell’opposizione del Pd credono che Berlusconi e i suoi amici stiano approfittando personalmente e in modo generoso dei tanti accordi intercorsi tra l’Italia e la Russia. Ritengono che Berlusconi e i suoi stiano personalmente traendo vantaggio da molti degli accordi tra Italia e Russia“).
Gomez osserva: “Non è sicuramente piacevole il fatto che i servizi segreti americani o di qualunque altro Paese comincino a lavorare su di te. E allora la domanda è: dato che lo sai, perché ti esponi a una situazione del genere? Ronald Spogli si chiedeva: ma non è che Berlusconi e Putin hanno fatto insieme affari sul gas? All’epoca non abbiamo avuto risposta. Abbiamo solo scoperto che un imprenditore grande amico di Berlusconi (Bruno Mentasti, ndr) – spiega – dall’acqua minerale si voleva buttare sul gas e che il suo ex sondaggista Gianni Pilo, ad della Diakron, si era buttato sul petrolio. In più, abbiamo visto cosa è accaduto quando Savoini va a Mosca per cercare di trattare sul gas. E abbiamo capito come funzionava quel meccanismo. Insomma, non è che Berlusconi ha parlato così per mandare un messaggio a Putin e per ricordargli che è un suo grande amico?“.
Circa la situazione convulsa nella maggioranza di centrodestra, Gomez commenta: “Paradossalmente il risultato potrebbe essere che salta Tajani, che ha tutte le caratteristiche per fare il ministro degli Esteri, cosa che, immagino, non dispiacerebbe alla Ronzulli. A quel punto si aprirebbe il problema di avere un importante ministero per Forza Italia, come quello della Giustizia“.