Ye, come si fa chiamare ora il rapper e produttore, è una mina vagante, un treno impazzito di polemiche, cui si ne è aggiunta ieri quella innescata dai commenti sulla morte di George Floyd
Che Kanye West sia da tempo fuori controllo e sbagli ogni uscita pubblica (o sui social) è ormai un dato incontrovertibile ma è comunque clamoroso come riesca ogni volta ad alzare l’asticella dell’imbarazzo con scivoloni clamorosi che ne hanno compromesso ormai per sempre l’immagine. E non solo. Solo per citare alcuni episodi, nelle ultime settimane ha prima sfoggiato alle sfilate di Parigi le controverse magliette con la scritta “white lives matter”, poi ha bullizzato e offeso una giornalista, ancora rilasciato commenti antisemiti con accuse al “popolo ebraico” per poi twittare giudizi al vetriolo contro la famiglia dell’ex moglie Kim Kardashian accusando lei e le sue sorelle di aver rapito la figlia nel giorno del suo compleanno.
Ye, come si fa chiamare ora il rapper e produttore, è una mina vagante, un treno impazzito di polemiche, cui si ne è aggiunta ieri quella innescata dai commenti sulla morte di George Floyd. L’uomo morì per soffocamento a causa di un poliziotto che, durante l’arresto in strada, a Minneapolis, fece pressione col ginocchio per nove minuti sul suo collo come si vede nel video che ha provocato reazioni feroci e proteste in tutto il mondo. Secondo West, la causa della morte sarebbe stata invece un’overdose di Fentanyl, potente antidolorifico iniettato dall’agente di polizia Derek Chauvin durante il fermo. “Gli hanno dato il Fentanyl. Se guardi, il ginocchio del tipo non era nemmeno sul suo collo in quel modo. Hanno detto che urlava per sua madre, sua madre era la sua fidanzata, è nel documentario”, ha spiegato il cantante durante l’ospitata nel podcast Drink Champs, condotto da Noreaga e DJ EFN, in onda sulla rete televisiva Revolt.
Una teoria già abbondantemente smentita a suo tempo dal medico legale Andrew Baker, secondo cui i problemi cardiaci di Floyd, uniti all’uso dell’antidolorifico, avevano contribuito al decesso ma non erano stati la causa diretta della morte. Parole pesantissime, da qualunque punto di vista le si guardi, tanto che la compagna di Floyd, Roxie Washington, ha annunciato di voler presentare una denuncia per diffamazione a nome della figlia minorenne per aver reso “dichiarazioni false e ripugnanti allo scopo di promuovere i suoi marchi e per aumentare le sue entrate”. A Kanye West chiederà un risarcimento di 250 milioni di dollari.