“Gli audio di Berlusconi? All’inizio pensavamo che le sue dichiarazioni fossero qualcosa di un po’ anomalo a causa della sua età e della situazione nel partito. Ma quando invece ogni giorno si ripetono delle prese di posizione sull‘Ucraina e su Putin, allora vuol dire che lui ha un piano ben preciso: quello di indebolire la Meloni e di demolire il suo governo prima ancora che cominci. Lui ha fatto quelle dichiarazioni in maniera scientifica, sapendo benissimo che sarebbero uscite“. Sono le parole pronunciate ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” (Radio Cusano Campus), da Osvaldo Napoli, esponente di Azione, nonché ex deputato di Forza Italia ed ex collaboratore stretto di Silvio Berlusconi.

Napoli spiega: “Nella testa di Berlusconi il pensiero che diventi presidente del Consiglio una donna e non lui, che è il più bravo e che ha fondato il centrodestra e l’idea che non possa più comandare lui ma una donna gli procurano problematiche psicologiche a cui non è abituato perché pensa ancora di dare le carte. Tutti stanno dando la colpa ai parlamentari di Forza Italia che hanno mandato gli audio a La Presse, ma non è colpa loro. Quelle sono dichiarazioni di una tale importanza e di una tale delicatezza – continua – che il vero problema è che Berlusconi abbia detto quelle cose in un’assemblea di 150 persone. Non puoi dire quelle frasi con tanta facilità, pensando che il segreto di tutti non esca. Berlusconi sapeva benissimo che tra 150 persone qualcuno avrebbe riferito quelle dichiarazioni a un amico, alla moglie o a un collaboratore. Mica si tratta di un segreto istruttorio, siamo in politica e questo è naturale che succeda”.

Il politico ribadisce: “Berlusconi ha fatto tutto in maniera scientifica per alzare la posta al fine di incassare di più e per dare un messaggio preciso: cara Meloni, o mi dai quello che io voglio, perché tu da sola non comandi e si fa come dico io, oppure non entro nel tuo governo e do solo l’appoggio esterno. Devo dare atto alla Meloni, rispetto alla quale sono politicamente agli antipodi, che è stata coraggiosa nel bloccare immediatamente ogni altro tipo di dichiarazione di Berlusconi”.
E rivela: “Si dice che ci sia un terzo audio, lo vedremo nelle prossime ore. Mi auguro che non sia così, perché sarebbe un’ulteriore umiliazione per il Paese. In quegli audio, quando ho sentito i parlamentari di Forza Italia applaudire Berlusconi, seppure per timore reverenziale, mi è venuta la pelle d’oca. Con tutti gli errori che posso aver commesso, davanti a quelle dichiarazioni non avrei mai messo le due mani insieme”.

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