Davide Gavazzi aveva 28 anni e faceva il portiere per la Montagna Pistoiese, squadra di calcio dilettantistico di seconda categoria. È morto il 20 ottobre, all’ospedale fiorentino di Careggi, dove il giorno prima era arrivato in gravissime condizioni in seguito a un arresto cardiaco. Il giovane ha accusato il malore a Gavinana, borgo medievale, frazione del comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. Stava eseguendo il riscaldamento sul terreno di gioco, prima della partita di Coppa Toscana contro la Cintolese. Dopo l’infarto il primo soccorso con un’automedica e un’ambulanza: i sanitari gli hanno praticato a lungo un massaggio cardiaco e contemporaneamente hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso che, dopo pochi minuti, è atterrato direttamente sul campo. Gavazzi è stato trasportato con Pegaso a Careggi ed è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ma non ce l’ha fatta.

“I ragazzi stavano effettuando il riscaldamento pre-partita, abbiamo visto Davide impegnato nei classici esercizi e poi con il pallone – racconta alla Nazione Alessandro Petrolini, dirigente della Montagna Pistoiese – all’improvviso, si è accasciato a terra: un momento prima era sorridente, in un attimo è crollato. Abbiamo allertato subito i soccorsi, mentre gli è stato praticato il massaggio cardiaco. Molto scosso anche il suo allenatore, Marco Iori: “L’ho incrociato mentre stavo passeggiando e gli ho fatto una battuta perché oggi giocava da titolare. Un attimo dopo ho sentito un rumore. Mi sono girato e l’ho visto a terra”.

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