La vettura e i corpi sono stati trovati giovedì mattina in una piccola scarpata ai lati della statale 450, vicino ad Affi (Verona). L’utilitaria, capovolta e coperta dalla vegetazione, è stata notata da alcuni operai della manutenzione stradale. Manca solo il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari. I due giovani si erano conosciuti nemmeno quattro giorni fa, sabato sera, per poi uscire insieme per due sere consecutive fino all'incidente di lunedì
Sono morti in un incidente stradale due giovani veronesi, Sofia Mancini e Francesco D’Aversa, scomparsi da lunedì sera, quando erano stati visti salire a bordo della Fiat 500 del ragazzo all’uscita di una discoteca delle Torricelle, una località della città veneta. La vettura e i corpi sono stati trovati giovedì mattina in una piccola scarpata ai lati della statale 450, vicino ad Affi (Verona). L’utilitaria, capovolta e coperta dalla vegetazione, è stata notata da alcuni operai della manutenzione stradale. Manca solo il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari.
Il ritrovamento dei due corpi è stato confermato all’Ansa dal sindaco di Costermano sul Garda, Stefano Passarini, che subito si era attivato dando l’allarme via social sulla scomparsa. Sofia Mancini, 20 anni, era infatti residente con la famiglia proprio a Costermano. Francesco D’Aversa, 24 anni, che lavorava a Verona, era originario di Taranto. I due si erano conosciuti nemmeno quattro giorni fa, sabato sera, per poi uscire insieme per due sere consecutive fino all’incidente di lunedì. Le ricerche, effettuate anche con droni ed elicotteri, si erano concentrate ieri sulla sponda del Lago di Garda tra Calmasino e Lazise, dove le celle telefoniche avevano agganciato lunedì notte per pochi istanti il cellulare di Sofia.