“Non si dovrebbe morire così, è una ecatombe sulle strade”. A sfogarsi è Luca Valdiserri, padre di Francesco, il ragazzo di 18 anni che è stato investito e ucciso da una giovane risultata positiva all’alcol test il 20 ottobre. Prima che il carro funebre arrivasse sul posto ci sono volute 5 ore: “Ma quando arriva?”, si è sfogato il padre, costretto ad attendere insieme a Niccolò, amico di Francesco. I due camminavano insieme in via Cristoforo Colombo a Roma al momento dell’incidente. Solo quando il corpo del figlio è stato portato via, Luca Valdiserri – giornalista sportivo del Corriere della Sera – è tornato dalla moglie Paola Di Caro – cronista politica – e da Daria, la figlia più piccola di 17 anni.
“Per me era diventato un fratello maggiore, è stata una delle poche persone che ha saputo usare le parole giuste con me in ogni situazione”, ha dichiarato al Messaggero un amico del ragazzo. I due erano accomunati dall’amore per la musica e si erano conosciuti durante il lockdown in un gruppo Facebook di musicisti. Francesco era parte di una band, gli Origami smiles, con cui aveva suonato in un locale di Roma pochi giorni prima di morire. Un’altra amica ha spiegato al quotidiano che: “Viveva per la musica, scriveva i testi delle canzoni, era emozionatissimo quando si è costituita la band e doveva fare le prime prove”.
Anche Francesco Totti ha commentato sul Corriere della Sera la morte di Francesco Valdiserri. Il campione della Roma è amico di entrambi i genitori che avrebbero deciso il nome del figlio proprio in suo onore: “Quando arriva una notizia della perdita di un figlio in questo modo non sai da dove iniziare. Sento solo di stringerli a me con tanto affetto, un dolore così grande non si può immaginare. Paola, Luca, Daria e famiglia vi sono vicino con il cuore. Francesco, sarai per me sempre un angelo”.