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Lillo: “Da piccolo non c’erano soldi per comprarmi il costume di Batman allora mi vestivo da principe senza spada”

Dal personaggio che ha spopolato a 'LOL – Chi ride è fuori' nasce una serie in 8 episodi disponibili dal 5 gennaio su Prime Video: “Sono io, trasportato nel Metaverso” racconta Lillo al Corriere.it

di Emanuele Corbo

Non c’erano soldi per comprarmi il costume di Batman e allora mi toccava uno squallido vestitino in prestito dagli amichetti, un principe che non aveva nemmeno la spada”. Lillo, nome d’arte di Pasquale Petrolo, parla così della propria infanzia, e si appresta a prendere una bella rivincita sul passato (o almeno a togliersi una grande soddisfazione) con Sono Lillo, la serie incentrata su Posaman, l’improbabile supereroe che ha spopolato grazie a Lol – Chi ride è fuori. Presentati in anteprima alla Festa del Cinema, gli otto episodi di Sono Lillo arriveranno su Prime Video dal 5 gennaio 2023 con la regia di Eors Puglielli.

DA DOVE NASCE SONO LILLO? – La serie, nella quale il comico racconta anche se stesso, nasce dal successo di Posaman, personaggio che è costato l’eliminazione a diversi colleghi che hanno preso parte allo show Lol – Chi ride è fuori e ha conquistato il pubblico generando anche una miriade di meme. “Con Greg abbiamo successo, ma non avevo mai avuto un successo iper pop come questo, che piace ai bambini e agli anziani” spiega Lillo intervistato dal Corriere.it. Ma di che cosa parla Sono Lillo? “C’è mia moglie interpretata da Sara Lazzaro che non ne può più di me e delle mie stranezze e mi lascia – prosegue l’artista – Gli amici sono personaggi improbabili che mi ruotano intorno. In questa bizzarra avventura abbiamo creato una realtà alternativa dove Testaccio echeggia Brooklyn. Per dire qualcosa di vero è necessario inventare delle bugie e creare nuovi mondi”.

LA PASSIONE PER I SUPEREROI – Il rapporto con i supereroi è qualcosa che Lillo conosce bene. Lui per primo è appassionato di fumetti, e già da ragazzo gli era balenata in testa l’idea di un personaggio, Normal Man, “che diventa cento volte più forte e intelligente ma invece è cento volte più stupido, e diventa normale”. Anche da bambino la sua immaginazione galoppava parecchio dando vita a figure curiose: “Avevo due personaggi immaginari che creavo con delle smorfie guardandomi allo specchio, Pandor che mi diceva dove sbagliavo, e Pitteride dove sorridevo come Joker, era la parte sdrammatizzante. Da lì raccontavo storie”.

In Sono Lillo il comico riversa anche buona parte della propria personalità, insicurezze e paure comprese. “Sono io, trasportato nel Metaverso. In ogni situazione partivo da una domanda: come avrei reagito io nella vita? Ho vissuto situazioni che potrebbero sembrare esagerate” spiega ancora. Tra queste quella di un vigile urbano che, riconosciutolo, non gli ha risparmiato elogi e complimenti mentre gli faceva una multa salata: “Mi piace il surreale che prende spunto dal reale” racconta.

Nel cast della serie ci sono molti suoi amici, a partire da Pietro Sermonti, Marco Marzocca, Cristiano Caccamo, la già citata Sara Lazzaro e Valerio Lundini. Guest star in una puntata, infine, nientepopodimeno che Corrado Guzzanti.

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