Sostanziale indifferenza di mercati e investitori alla formazione del nuovo governo italiano. Nell’immediato la lista dei ministri non suscita né entusiasmi né particolari preoccupazioni. La borsa italiana sale del 2,2% nell’ambito di una buona giornata dei mercati europei. Francoforte guadagna l’1,8%, Parigi il 2%, Londra lo 0,6%. I rialzi sono favoriti dalla discesa del prezzo del gas (sotto i 100 euro al megawattora) e dal momentaneo allentarsi dell’emergenza energetica. A piazza Affari tutti i titoli in positivo con Pirelli a tirare la volata (+ 4,7%). Le azioni Tim, gruppo su cui il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva ipotizzato alcune operazioni, sale del 3%. Tra le partecipate dal Tesoro Eni sale dell’1,9%, Enel del 3,3%, Fincantieri dello 0,9%. Leonardo sulla parità.
Giornata positiva anche sul mercato dei titoli di stato. Tutti in calo i rendimenti nell’area euro. Il Btp decennale italiano paga il 4,58%, 15 punti base (0,15%) in meno rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Scendono anche gli interessi sul bund decennale tedesco al 2,32% (- 9 punti). Lo spread, ossia il differenziale di rendimento tra i due titoli, scende così a 226 punti. In discesa i rendimenti spagnoli (- 12 punti) e francesi (- 10 punti).