Calcio

Sconcerti sull’aggressione a un tifoso dell’Inter al Franchi: “Ci sono attenuanti, la frustrazione lo è. Una volta esisteva il delitto d’onore”

L'intervento del giornalista e tifoso della Fiorentina durante la trasmissione Pressing. I due conduttori costretti a intervenire

L’aggressione può avere delle “attenuanti“, come la “frustrazione” per una partita persa. È la tesi che ha provato a sostenere il giornalista Mario Sconcerti domenica sera nel corso della trasmissione Pressing, arrivando a citare nel suo ragionamento anche il delitto d’onore. Il tema del suo intervento riguardava l’aggressione subita da un tifoso dell’Inter allo stadio Franchi al termine della partita tra la Fiorentina e i nerazzurri, terminata 3 a 4, con una coda di polemiche in particolare per il cartellino rosso non dato a Federico Di Marco.

Sconcerti ha commentato la rissa del Franchi, condannando alcuni comportamenti, ma parlando anche di “attenuanti” dopo il gol di Mkhitaryan al 95esimo: “Ci sono anche nei processi le cosiddette attenuanti. Siamo tutte delle persone civili, che ogni tanto perdono la testa. Nessuno può dire: ammetto la frustrazione e per questo ammetto la violenza da frustrazione. Ci sono però delle attenuanti: la frustrazione è una di queste”, dice il giornalista e tifoso della Fiorentina. Poi aggiunge: “In Italia si poteva ammazzare ed esisteva il delitto d’onore, se tu ammazzavi la donna che ti aveva tradito. Quindi esistono questo tipo di cose”.

A quel punto interviene il conduttore Massimo Callegari: “Esistevano, adesso per fortuna la situazione è cambiata“. Sconcerti replica stupito: “Ma per carità. Ma lo dobbiamo dire?”. Callegari specifica: “Sì, meglio precisarlo“. Poi il giornalista riprende il suo ragionamento: “Qui eravamo sul caldo dopo una partita che l’Inter doveva giocare in 10. Non si può accusare di inciviltà e fare noi lezioni di moralità su un avvenimento sportivo discretamente falsato“.

Poco dopo sul punto interviene anche la conduttrice Monica Bertini, che puntualizza: “In nessun modo si deve lasciar passare il concetto che anche un minimo di violenza possa essere giustificata“. Sconcerti sembra indispettito: “Allora diciamo che sono dei delinquenti, meglio?”. E aggiunge: “Se chiamate me, io difendo casa mia. Voi l’accusate e io la difendo”. A chiudere il dibattito un’altra affermazione discutibile del giornalista Sandro Sabatini: “A San Siro, 4-3 subito all’ultimo minuto, se c’è uno con la maglia della Fiorentina gli succede la stessa cosa”, dice. Anche allo stadio Meazza, come al Franchi, un’aggressione infatti non è giustificabile.