Nel corso delle indagini sono stati documentati nove casi di usura, commessi ai danni di imprenditori costretti a pagare tassi di interesse variabili tra il 25% ed il 40%
Un giro di usura gestito dalla camorra. Sono 11 le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Tra i destinatari anche un militare dell’Arma, nei cui confronti si ipotizza il reato di corruzione. Nel corso delle indagini sono stati documentati nove casi di usura, commessi ai danni di imprenditori costretti a pagare tassi di interesse variabili tra il 25% ed il 40%. Tra questi anche l’ex calciatore del Napoli Giuseppe Bruscolotti – difensore della squadra guidata da Diego Armando Maradona, al quale cedette la fascia di capitano.
L’ordinanza, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, vede gli arrestati accusati – a vario titolo – di usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo, aggravati dalla finalità di favorire il clan Baratto-Volpe, operante nel quartiere partenopeo di Fuorigrotta e rientrante nella sfera di influenza e controllo della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”.
Il militare dell’Arma, Giuseppe Bucolo, 56 anni, è ai domiciliari. Stessa misura per altri tre indagati: Mario Baratto 63 anni, Gennaro Scala, 55 anni e per Vittoria Trapanese, 48 anni. L’arresto in carcere è stato notificato invece a Umberto Graziano 35 anni, Michele Scarca 32 anni, e ad Alessandro, Angelo e Gennaro Volpe, 39, 55 e 41 anni, legati da vincoli di parentela con Antonio Volpe, il 77enne assassinato a colpi d’arma da fuoco, tra la gente, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, nel marzo del 2021. Per Gaetano Staiano, 68 anni, e per Patrizio Straiano, 31 anni, è stato invece disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.