Non è solo una delusione sportiva. L’eliminazione della Juventus già ai gironi di Champions League è una mazzata anche per le casse bianconere, specialmente se si considera che l’ultimo bilancio è stato chiuso con una perdita da 254 milioni di euro. Il percorso fallimentare della squadra guidata da Max Allegri è un salasso in termini di mancati introiti. Infatti, scrive La Gazzetta dello Sport, il destino del tecnico è ormai segnato. Anche se, l’obiettivo quarto posto in campionato diventa adesso imprescindibile per evitare una situazione economica ancora più allarmante.
I numeri sono chiari. Le quattro sconfitte in cinque partite europee hanno portato alla Juventus appena 2,8 milioni di euro, contro i 14 che avrebbe potuto incassare. L’eliminazione già ai gironi però comporta un salasso peggiore: mancheranno alle casse dei bianconeri circa 30 milioni di euro. Senza considerare che ne sarebbero potuti arrivare altri 50 in caso di semifinale e che all’appello mancheranno anche gli introiti da botteghino allo Stadium.
Per riparare al danno la Juve può sperare quanto meno di arrivare in Europa League e puntare alla vittoria: la qualificazione però non è ancora scontata e inoltre solo in caso di conquista del trofeo arriverebbero quei circa 20 milioni che limiterebbero le perdite. Per questo i bianconeri devono assolutamente riuscire a recuperare posizioni in campionato e non fallire quanto meno la qualificazione alla prossima Champions League. Infatti, nonostante il percorso fallimentare, la partecipazione ai gironi ha garantito comunque una cifra vicini ai 50 milioni di euro. Non avere nemmeno questi introiti significherebbe ridimensionare le ambizioni per la prossima stagione.
Questi numeri sono gli effetti della gestione Allegri: finora nessun allenatore della storia recente, anche Maurizio Sarri e Andrea Pirlo che sono stati cacciati dopo una sola stagione, aveva mancato l’accesso agli ottavi di Champions. L’ultimo fu Antonio Conte, che però dominò per interi campionati. Anzi, proprio Sarri pagò a caro presso l’addio precoce all’Europa – eliminazione agli ottavi contro il Lione – e fu esonerato da Andrea Agnelli a fine stagione nonostante lo scudetto vinto. Con lo stesso metro di giudizio, Allegri dovrebbe già essere lontano dalla panchina bianconero. Il suo contratto e le ristrettezze economiche invece portano a una conferma a tempo: secondo La Gazzetta, infatti, l’addio è solo una questione di quando.