“L’emancipazione femminile non è solo una questione di genere. Ci sono donne di estrema destra e di destra che non vogliono sostenere i diritti e la libertà delle donne”. La premio Nobel per la Letteratura 2022, Annie Ernaux è perentoria. Giunta a Bologna per la XV edizione di Archivio aperto a presentare il film da lei diretto con il figlio David – Les Années Super 8 (in sala il 6 dicembre con I Wonder), l’82enne autrice di romanzi autobiografici dove il privato diventa racconto pubblico di trasformazione sociale è intervenuta riguardo la questione femminile sempre al centro della sua poetica e del libro L’evenement in cui ha raccontato del suo aborto clandestino nella Francia di fine anni cinquanta.
“La possibilità che le donne hanno di avere dei figli è controllata sempre dagli uomini fin dalla preistoria. Per questo gli uomini hanno deciso che le donne devono restare sottomesse a casa ad occuparsi dei figli”, ha spiegato. Infine la Ernaux ha voluto commentare le considerazioni della neoministra Roccella sulla 194. “Le parole del ministro italiano della natalità sono dello stesso tenore e rappresentano un pensiero religioso, intendo di tutte le religioni. C’è una lotta evidente che va portata avanti e deve essere agita quotidianamente dalle donne e dagli uomini di buona volontà che devono farsi da garanti della posizione femminile. Ciò che chiede ora la ministra italiana è qualcosa di pericoloso”.