Pronti, via. Il governo non ha ancora incassato al fiducia al Senato, ma già è al lavoro per combattere quella che evidentemente considera un’emergenza per il Paese: aumentare il tetto al denaro contante da duemila a diecimila euro. Una misura che secondo gli addetti ai lavori – a cominciare da Bankitalia – favorisce l’evasione fiscale. Eppure l’aumento del denaro cash è un tema talmente caro alla maggioranza che Fratelli d’Italia e la Lega si rincorrono per rivendicarne la paternità, offrendo uno spettacolo che sarà probabilmente replicato durante tutta la durata dell’esecutivo.

Una scelta a tal punto rivendicata che la stessa premier Giorgia Meloni ne ha parlato durante il dibattito in Senato, usando facendosi scudo delle parole di Pier Carlo Padoan quando era ministro del governo Renzi: “Sul tetto al contante – ha detto Meloni – c’è stata discussione ideologica, collegando il tema all’evasione, ma non c’è correlazione con il sommerso. ‘Ci sono paesi in cui il limite non c’è, ma l’evasione fiscale è bassissima’, sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro del Pd e io sono d’accordo con lui”.
A dire il vero, mentre le statistiche sul tema sono concordi nel dire che l’elevata circolazione di denaro contante stimola l’evasione, le parole di Padoan sul tema non sono state sempre coerenti. Cherry picking, direbbero gli anglofoni, pescando ciò che conviene tra dichiarazioni diametralmente opposte. Nel 2015, infatti, l’ex ministro effettivamente si schierò per l’aumento del tetto che il governo stava varando. Salvo poi pentirsene di lì a poco e fare completa abiura nel 2019: “E’ stato un errore ed io ero contrario, lo dissi a Renzi”.

La proposta della Lega – In mattinata una nota del Carroccio informava del deposito di una proposta di legge – prima firma Alberto Bagnai – per alzare il tetto del denaro cash a 10mila euro. “Alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro è una proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: Meno burocrazia, più libertà”, ha esultato su facebook Matteo Salvini, che è ministro delle Infrastrutture ma non rinuncia a rivendicare i successi – o presunti tali – del suo partito.

Fdi: Misura in manovra – Poco dopo è arrivato Giovanbattista Fazzolari, il più ascoltato consigliere di Giorgia Meloni, a spiegare che “l’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di FdI, del centrodestra, lo faremo già nella prima legge di bilancio”. Secondo Fazzolari, che è considerato papabile come nuovo sottosegretario all’attuazione del Programma, l’aumento del tetto al contante “non ha nessun collegamento con la lotta all’evasione. C’è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto”. L’attuale soglia del denaro contante, fissata a duemila euro, è stata raddoppiata (il governo Conte 2 lo voleva portare a mille euro) nel febbraio scorso grazie a un blitz del centrodestra.

Ue: “Per noi meglio un limite basso” – Sulla proposta è intervenuto anche Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. “Gli Stati membri sono liberi di decidere autonomamente” sul limite al contante, “si va dai 500 euro in Grecia a importi che superano i 10.000 euro in alcuni Stati membri, ma è chiaro che come Commissione preferiremmo dei massimali più bassi possibili“, ha detto durante la conferenza stampa di presentazione delle misure sui pagamenti istantanei, rispondendo a una domanda sugli obiettivi del nuovo governo italiano.

Conte: “Questo è un favore agli spalloni” – A spiegare quale sia il rischio dell’aumento del tetto del contante è Giuseppe Conte, intervenendo al Salone della Giustizia. “Lo chiedo soprattutto ai giovani: a vostra conoscenza c’è qualcuno che gira con 10 mila euro in contanti? E se sì, è una persona onesta o una persona che è legata al malaffare. Stanno facendo un favore agli ‘spalloni‘, quelli che vanno Oltralpe a portare i nostri soldi nei forzieri. E così che vogliono migliorare la società italiana?”, ha detto il leader del M5s. “Hanno abolito il cashback – ha continuato -lo ha fatto Draghi purtroppo su richiesta di Meloni e Salvini, ora completano la riforma. Torniamo alle mazzette, alle valigette con in contanti in nero dentro. Una decisione che fa il paio con quella di tregua fiscale annunciata ieri da Meloni, che è di fatto un condono. Stanno dicendo ai cittadini: cari onesti, siete dei fessi, premiamo i furbi”. Poi su facebook l’ex premier ha aggiunto: “Uno studio di Bankitalia certifica che alzare il tetto del contante aiuta l’evasione fiscale. Ci opporremo fortemente a questa misura. Non vogliamo favorire malaffare e corruzione. Noi ci preoccupiamo invece di aiutare le imprese, i lavoratori e le famiglie che non sanno come pagare la prossima bolletta”. Lo studio citato da Conte è il paper Pecunia olet. Uso del contante ed economia sotterranea, firmato da tre ricercatori di Palazzo Koch, ed è relativo agli effetti dell’aumento del tetto al contante ai tempi del governo di Matteo Renzi quando, a partire dal 2016, il limite fu elevato a 3mila euro: quel provvedimento “ha aumentato di 0,5 punti percentuali la quota dell’economia illegale”.

Pd: “Si favorisce evasione e riciclaggio” – Attacca il governo anche il Pd, col responsabile economico Antonio Misiani che sottolinea come la proposta sia “in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa. La Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche ha citato la lotta all’evasione fiscale tra gli obiettivi del nuovo governo. Se il buongiorno si vede dal mattino (e da proposte come quella della Lega sul contante), l’Italia rischia di andare in una direzione esattamente opposta”. Franco Mirabelli, vice capogruppo del Pd al Senato, sottolinea invece che l’iniziativa “se realizzata, renderebbe più difficile controllare i flussi di denaro e favorirebbe, oltre all’evasione, il riciclaggio del denaro“. Secondo Mirabelli “in una fase in cui le mafie cercano di infiltrarsi nell’economia legale investendo i soldi di provenienza illecita e criminale si fa loro un regalo consentendo di movimentare cifre ingenti senza alcun controllo. La lotta alle mafie e all’illegalità non ha bisogno di dichiarazioni di principio ma di atti coerenti e l’aumento del tetto del denaro non lo sarebbe di certo”. Contro la misura del governo anche i deputati dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Eleonora Evi e Angelo Bonelli, definendola “un vero e proprio regalo alle mafie, che stimola il riciclaggio di denaro sporco, del tutto incomprensibile. Alzare il tetto del contante da 1000 a 10mila euro renderebbe impossibile controllare i flussi di denaro e non farebbe altro che favorire l’evasione”. Persino Carlo Calenda boccia la proposta definendola “una bella strategia demenziale per aumentare l’evasione fiscale“.

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