“Mi chiamo Ilaria Cucchi e voi tutti sapete chi sono, conoscete la mia storia”. Ha iniziato così il suo primo intervento in Senato la neo senatrice eletta tra le file dell’Alleanza Verdi e Sinistra, in occasione del voto di fiducia al Governo Meloni. “Mio fratello Stefano è stato ucciso a suon di botte, morendo, dopo soli sei giorni, nelle mani dello Stato. Ho dovuto subire ostilità e offese di alcuni esponenti della sua maggioranza, qualcuno che ha addirittura responsabilità di Governo. Ma nei suoi confronti non nutro pregiudizio”, ha aggiunto. E poi, sugli scontri a La Sapienza. “Gli studenti ieri sono stati affrontati come terroristi, per il semplice fatto che credevano di avere il diritto di protestare. I modi violenti e disumani con cui sono stati trattati sono intollerabili”, ha spiegato, tra i brusii dei banchi del centrodestra, stoppati con gesti eloquenti dalla stessa Meloni. “Questo è il modello di Paese che volete offrire?”, ha attaccato Cucchi. Per poi concludere sul capitolo carceri: “Ben venga ogni riforma del codice penale che depenalizzi e riduca il carcere a extrema ratio. Ma non vedo nulla di questo nel suo programma, anche per questo non voterò la fiducia al suo governo”.