Nelle prossime settimane, l’Ema prevede “una nuova ondata” di casi Covid “legata a nuove sottovarianti di Omicron”. La pandemia, insomma, “non è ancora finita”, avvisa il responsabile della strategia vaccinale dell’Agenzia europea dei medicinali, Marco Cavaleri. “Oggi Omicron 4 e 5 sono ancora dominanti in Europa, ma nuove sottovarianti, nate da Omicron BA.2 e BA.5, stanno emergendo in diverse parti del mondo”, ha spiegato Cavaleri durante un briefing.
“La scorsa settimana una delle nuove sottovarianti di Omicron, chiamata BQ.1, è stata identificata in almeno 5 Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo. Secondo l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie”, questo mutante “e il suo sottolignaggio BQ.1.1”, battezzato Cerberus sui social, “diventeranno il ceppo dominante tra novembre e l’inizio di dicembre”. Al momento “non è noto” se BQ.1, con il suo sottolignaggio BQ.1.1 Cerberus, “sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave” rispetto a Omicron 4 e 5.
“Quello che però già si sa è che ha una capacità maggiore di sfuggire all’immunità conferita dalla vaccinazione o dall’infezione naturale, inclusa quella da Omicron, e di resistere agli anticorpi monoclonali attualmente disponibili”, ha detto ancora Cavaleri. “Stiamo seguendo attentamente le nuove sottovarianti” Omicron, ha aggiunto, come XBB che “si sta diffondendo rapidamente in Asia ed è stata già rilevata in alcuni Paesi europei”. L’esperto ha citato questo mutante, XBB (già ribattezzato Gryphon sui social) che è un ricombinante di Ba.2.10.1 e Ba.2.75 (Centaurus), con 14 mutazioni aggiuntive nella proteina Spike di Ba.2.