di Giorgio Boratto
Il discorso programmatico del nuovo governo di destra presieduto da Giorgia Meloni è parso un elenco di intenzioni che sono state espresse altre volte: una scommessa questa volta che vede una donna a capo del governo, determinata come se ne sono viste ben poche. Giorgia Meloni ha ricordato il suo passato con orgoglio, ma qui secondo me pesa quel giudizio che diede Indro Montanelli sulla destra italiana che è sempre stata reazionaria e illiberale: una destra che ha avuto ben poche poche occasioni di definirsi europea.
Questa volta nel discorso programmatico sembra che l’Europa sia un obiettivo da coinvolgere di più per finalità, cultura e presenza. Bene; questo è un punto che fa sperare. Quando ci si richiama ai valori europei è sempre bene: questo continente dove sono successe le brutture del ‘900 è da considerarsi la patria dei diritti e della cultura occidentale. E’ sempre in Europa che si sono espresse le forme di governo più varie e sicuramente è ancora un faro per l’umanità – ancora più degli Usa.
Altro discrimine che è una priorità per tutti è la questione ambientale e qui purtroppo ancora una volta non si comprende che questa emergenza si può superare solo con un cambiamento di sistema economico, che non è certo il conservatorismo proclamato da Meloni, per cui le attività private rimangono protagoniste di una transizione che da ‘ecologica’ diventa ‘verde’.
Coniugare sostenibilità ambientale a quella economica senza un grande investimento pubblico sarà ben difficile. Le aziende pensano solo ai profitti.
Poi flat tax e condoni fiscali nelle intenzioni del nuovo governo sono alle porte. Vi ricordate quando tutti dicevano basta condoni? Tutto questo alla faccia di chi le tasse le paga ancor prima di ricevere lo stipendio e le pensioni e poi si ritrova a favorire quei ricchi che ogni volta sgattaiolano dal pagare le tasse. Questo non va. Ma così si connota la destra politica che dulcis in fundo ha promesso anche un semi-presidenzialismo con modifiche alla Costituzione… che dire? Gli italiani hanno scelto. Ora staremo a vedere.