I fatti risalgono agli anni compresi tra il 2015 e il 2021. Le fiamme gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, per omessa dichiarazione dei redditi, di beni mobili e immobili dell'uomo, che sarebbe riuscito a guadagnare importanti fette di mercato contando proprio sulla concorrenza sleale
Ha impiegato 92 lavoratori in nero, evadendo per la sola parte penalmente rilevante 585mila euro. Con questa accusa la guardia di finanza di Massa Carrara ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, per omessa dichiarazione dei redditi, di beni mobili e immobili di un imprenditore di cittadinanza romena, in Italia da più di 2o anni. Sotto accusa un amministratore di diverse società attive nell’edilizia e nella nautica: secondo i finanzieri si trattava di aziende destrutturate e le sedi in Romania servivano solo per reclutare manodopera da impiegare in Italia, senza tutele assicurative né previdenziali.
Tra i beni sequestrati ci sono la parte di un immobile di cui l’imprenditore è comproprietario, le quote di una società, una barca di 10 metri e i conti correnti. Tra il 2015 e il 2021 – spiega la guardia di finanza – l’uomo è riuscito a guadagnare importanti fette di mercato facendo profitti non dichiarati per almeno 3 milioni di euro e generando un’evasione d’imposta dei redditi e dell’Iva di 830.000 euro. Secondo le prime ricostruzioni non avrebbe operato le ritenute per i lavoratori per oltre 340mila euro.