Alcune settimane fa abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad una delle NETgaming Night organizzate da Reti S.p.A all’interno del proprio campus tecnologico a Busto Arsizio, dedicata ai propri dipendenti ed agli studenti dell’ITS ospitato nel campus stesso.
Per Reti S.p.A, una società benefit italiana attiva nel settore dell’IT Consulting fondata nel 1994 da Bruno Paneghini, una delle sfide è attrarre nuovi talenti, e mantenere i propri, in un settore, come quello l’IT, che al giorno d’oggi vede un’alta domanda di lavoratori specializzati che contrasta con un’offerta non ancora adeguata. “Dovevamo cercare di differenziare la nostra azienda dalle altre. In molti, infatti, hanno dei piani welfare, così come ce li abbiamo noi” ci ha spiegato Bruno Paneghini “Ci è venuta quindi quest’idea per avvicinare i ragazzi all’azienda, per cercare di fare in modo che le persone vedessero in Campus Reti molto più di un luogo di lavoro. Abbiamo iniziato a sperimentare e abbiamo notato che il gaming era qualcosa che interessava tanto, qualcosa che creava aggregazione!”
Le NETgaming Night, lanciate nel 2019, sono delle serate che l’azienda organizza mensilmente al cui interno si tiene un torneo esport amatoriale, dedicato ad un titolo competitivo diverso ad ogni appuntamento, dove il campus dell’azienda rimane aperto dopo le 18 offrendo ai dipendenti la possibilità di ritrovarsi al suo interno e condividere una serata insieme dedicata al gaming “Noi abbiamo tante “famiglie” di esperti in diverse tecnologie dai Full stack developer ai Cloud Architect, dai Data Scientist ai Cyber Security Expert, è un modo per farle conoscere: con questo appuntamento si crea una mescolanza, non il classico team building, ma proprio una serata da passare insieme uniti dalla stessa passione” ci ha raccontato il fondatore dell’azienda “Ancora più bello è quando entrano anche persone esterne, creando una vera e propria community. Abbiamo ospitato prima del Covid una gara internazionale – una tappa del Nord Italia sul gioco Tekken-, e per l’occasione abbiamo avuto qui 300 ragazzi anche stranieri; quella serata è stata incredibile perché questi ragazzi che non si erano mai visti e che arrivavano da varie parti del mondo, hanno legato e creato delle relazioni. Abbiamo pensato dunque di proseguire su questa strada”
Durante il lockdown l’azienda ha deciso di aprire un proprio canale su Discord, permettendo ai dipendenti di mantenersi in contatto e continuare ad organizzare partite e tornei anche in remoto, in modo da proseguire l’iniziativa anche quando non era possibile recarsi in sede.
La serata a cui abbiamo avuto modo di assistere ha visto come protagonista un torneo di Rocket League, il titolo free-to-play di Psyonix Studios che vede due squadre di automobili dotate di propulsori a razzo sfidarsi in acrobatiche partite di calcio, giocato su Xbox e PlayStation all’interno dell’auditorium dell’azienda di Busto Arsizio, prestatosi per l’occasione a fungere da “esport arena” vedendo le partite proiettate su un maxi schermo per il pubblico di dipendenti e studenti in sala, in un clima molto accogliente e gioviale.