Il cantante e pianista statunitense Jerry Lee Lewis, leggenda del rock ‘n’ roll, è morto a 87 anni nella sua casa di Memphis. Noto per successi come “Whole Lotta Shakin’ Goin’ On” e “Great Balls of Fire”, ha vinto quattro Grammy, tra cui uno alla carriera e due Grammy Hall of Fame Awards. È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986. Sfacciato anticonformista con un ciuffo biondo ondulato e un ghigno arrogante, Lewis ha portato un tratto nervoso e un’impronta personale al suo mix di country, gospel e rhythm and blues.
Nella discussa vita privata di Lewis c’è stato anche lo scandalo di un matrimonio con una cugina di 13 anni che in seguito lo ha denunciato per violenza fisica e mentale. Lewis era l’ultimo sopravvissuto di una generazione di artisti rivoluzionari che includeva Elvis Presley, Chuck Berry e Little Richard.
Il suo agente ha annunciato la scomparsa del cantante dopo che il sito Tmz aveva dato la notizia – prematuramente – all’inizio della settimana. Lewis era stato ricoverato in ospedale all’inizio del 2019 dopo aver subito un ictus, che l’aveva costretto a cancellare i suoi concerti primaverili ed estivi programmati per quell’anno.