Cronaca

Covid, i dati – 29.040 contagi giornalieri: il tasso di positività sale al 15,9%. Altre 85 vittime

I dati sui contagi delle ultime settimane hanno contribuito a un nuovo rialzo dei posti letto occupati nei reparti Covid italiani che oggi sembrano essere arrivati a una situazione di relativa stabilità. Cresce infatti di 6 il numero di persone ricoverate in terapia intensiva a fronte dei 32 ingressi nelle ultime 24 ore, con il totale che passa da 222 a 228. . In leggero calo, invece, quelle che si trovano negli altri reparti dedicati al coronavirus: 6.824 rispetto ai 6.881 di ieri. Gli attualmente positivi sono 475.906

Leggero calo dei contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore. Secondo quanto si legge nell’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute, sono 29.040 le persone risultate positive nell’ultima giornata, contro le 31.760 di ieri. Un dato che è però legato a un numero inferiore di tamponi effettuati: 182.614 contro i 205.738 del giorno precedente. Tanto che, nonostante il numero assoluto dei contagi sia in calo, cresce il tasso di positività, che passa dal 15,43% di ieri al 15,9% di oggi. Diminuisce leggermente invece il numero delle vittime che nelle ultime 24 ore sono state 85, contro le 94 del giorno precedente.

I dati sui contagi delle ultime settimane hanno contribuito a un nuovo rialzo dei posti letto occupati nei reparti Covid italiani che oggi sembrano essere arrivati a una situazione di relativa stabilità. Cresce infatti di 6 il numero di persone ricoverate in terapia intensiva a fronte dei 32 ingressi nelle ultime 24 ore, con il totale che passa da 222 a 228. In leggero calo, invece, quelle che si trovano negli altri reparti dedicati al coronavirus: 6.824 rispetto ai 6.881 di ieri. Gli attualmente positivi sono 475.906.

A livello locale, solo una regione nell’ultimo monitoraggio settimanale è classificata a rischio alto ed è la Puglia. La scorsa settimana erano due (Lazio e Puglia) più la Provincia autonoma di Bolzano. Altre 7 sono a rischio moderato e sono Toscana, Basilicata, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Sardegna e Sicilia. Tutte le restanti sono a rischio basso.