Nel terzo trimestre del 2022 la compagnia petrolifera statunitense Exxon Mobil ha realizzato gli utili più elevati dei suoi 152 anni di storia a 4,68 dollari per azione. Tra giugno e settembre la società, nata dallo spezzatino della Standard Oil dei Rockefeller, ha guadagnato 19,7 miliardi di dollari soprattutto grazie al boom dei prezzi del gas liquefatto. I risultati sono superiori alle attese degli analisti. Da inizio anno i profitti hanno raggiunto i 43 miliardi. I ricavi del trimestre hanno raggiunto i 106 miliardi di dollari (72 miliardi nel terzo trimestre 2021). I profitti realizzati fuori dagli Usa sono triplicato rispetto ad inizio anno, superando i 9 miliardi di euro.
Exxon ha risposto alle critiche del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sui maxi profitti che le compagnie stanno incassando grazie ai prezzi che restano elevati anche per effetto della guerra in Ucraina. La società si difende citando i dividendi assegnati agli azionisti. “Negli Stati Uniti si è discusso sul fatto che il nostro settore abbia restituito alcuni dei nostri profitti direttamente al popolo americano”, ha affermato l’amministratore delegato Darren Woods.
L’altro colosso statunitense Chevron ha presentato una trimestrale con guadagni per 11,2 miliardi di dollari. L’attività di raffinazione e vendita fuori dagli Usa ha garantito 1,2 miliardi di dollari contro i 227 milioni di un anno fa. I ricavi trimestrali del gruppo sono saliti da 42 a 63 miliardi di dollari. Risultati record sono stati presentati tra ieri oggi anche dalla britannica Shell, dalla francese Total Energies e dall’italiana Eni.